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Lucarelli: “Il Napoli deve fare un’ottima partita stasera. Cori? Non lascerei il campo”

Redazione

Cristiano Lucarelli, ex attaccante azzurro, ha parlato del momento in campionato

In diretta a “Un Calcio Alla Radio”, trasmissione condotta da Umberto Chiariello sulle frequenze di Radio CRC, è intervenuto Cristiano Lucarelli, allenatore: “Nel 4-3 con la Lazio ho dato un bel contributo e anche un gol alla Juve.

Napoli? Diciamo che siamo entrati subito in sintonia con Napoli e ci siamo rimasti. Io non ho dato questo grande apporto, ma la gente mi dimostra sempre grande gratitudine. Rammarico di essere arrivato tardi? Ricordo che l’avevo già sfiorata ai tempi della serie C. Fu una cosa clamorosa perché avevo appena fatto il capocannoniere in serie A.

Io oggi sarei titolare in nazionale? Ci vuole poco oggi per essere titolare nell’Italia (ride ndr). Livorno? Da calciatore ho fatto quello che dovevo fare. Da calciatore se sei professionale le prestazioni e i gol arrivavano. Da allenatore devi sperare che un gruppo faccia questo, che abbiano motivazioni, fame e che credano in quello che fanno e questo non è sempre scontato. Da allenatore dipendi dagli altri e quando dipendi dagli altri non è sempre facile.

Campionato chiuso? L’unica speranza è che tutti lo danno così per morto, che più avanti possa cambiare anche qualcosa. La vedo dura. Il Chievo viene a Napoli e affronta la partita convinto di poter fare la prestazione.

Quando altri vanno allo Stadium non vedo la stessa convinzione. Partono sconfitti? Sì secondo me. La Juve ormai è una corazzata e anche se non fa la partita perfetta può vincere. Su 14 partite ne hanno vinte 13. Juve sembra che sia protetta? In questo momento no. La Juve vince perché è più forte di tutte le altre. Normalmente la Juve ha sempre avuto grandi squadre.

Occhio di riguardo per loro da parte degli arbitri? Sicuramente gli arbitri hanno un atteggiamento diverso verso i giocatori della Juve, che verso i giocatori del Livorno che giocavano ai nostri tempi. Con noi Chiellini è stato espulso anche immeritatamente, cosa che poi dopo non è più avvenuta. La Juventus non dimentichiamo che è ripartita dalla serie B e lì ci sono state delle qualità importanti da parte dei dirigenti, che oggi sono quelle che creano delle differenze. Ad esempio il Napoli litiga ancora con il Comune e altre squadre come la Juve sono già tanti anni che giocano allo Stadium. Vengo da tre giorni di vacanza a Barcellona, dove ho pagato 27 euro per fare il giro dello stadio. C’era una fila interminabile. Questi sono soldi e macchine da guerra. È un discorso di mentalità.

In Inghilterra ogni anno comprano la maglia nuova nelle società, in Italia no.

VAR? Il VAR c’è o non c’è. Non è che si può ogni volta decidere se utilizzarlo o no. Per me è uno strumento utilizzato però ogni qualvolta c’è il dubbio va utilizzato. Per chi tifo stasera? Sono molto legato alle mie ex squadre e quando giocano le seguo tutte con molta simpatia. Il Napoli è una cosa diversa. Viene subito dopo Livorno. A Napoli ho ricevuto tanto, dando pochissimo. Spero che il Napoli faccia un’ottima partita e spero che questa partita non venga macchiata dai cori. Io non uscirei dal campo. La medicina non la conosco, però sono anche abbastanza d’accordo con Allegri. Il problema in Italia è l’educazione allo sport. Io mi caricavo quando venivo offeso. Non darei questa soddisfazione. Chi lancia i cori sono persone note alle forze dell’ordine. Devono intervenire in questo senso. Ne prendo uno una volta, uno una seconda che secondo me è anche più pratico che sospendere una partita”.