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(Getty Images)
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Pietro Lo Monaco, ex direttore sportivo ed ex Consigliere FIGC. seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.
"Se il mercato viene inquadrato nell'ottica degli obiettivi stagionali della squadra, il Napoli sta seguendo una giusta logica. È consentito che il club punti ad un rinnovamento, anche se sarebbe stato più adeguato annunciare questa volontà. L'obiettivo doveva essere quello di vincere e portare a casa un trofeo, e per farlo non bisognerebbe disfarsi di calciatori di valore come Koulibaly e Mertens. Ma comunque la campagna acquisti degli azzurri procede secondo la politica del club. Kvaratskhelia potrebbe essere una sorpresa; Kim non sarà Koulibaly, ma offrirà il suo apporto alla squadra con le sue caratteristiche. Se dovesse andare in porto anche l'operazione Simeone, il Napoli resterebbe ugualmente competitivo".
Sulle dichiarazioni di De Laurentiis
"Con tutto il rispetto di Aurelio, la sua competenza tecnica non è così attendibile; le sue dichiarazioni sono una boutade. Affermare che il Napoli ambisce allo scudetto, è esagerato. La rosa attualmente è inferiore a Inter e Juve. In questi anni, il club ha ingaggiato calciatori del proprio livello, incapaci di raggiungere obiettivi come lo scudetto. Quando c'era Sarri il club ha sciupato una grande possibilità, aveva un fuoriclasse in casa: il suo gioco, secondo in Europa al City e al Barça in quel periodo storico. Addirittura anche Ancelotti, grande gestore, mal si sposava con la politica azzurra, competitiva ma mai propensa alla vittoria. Gli investimenti sono differenti quando si puntano traguardi importanti".
Su Raspadori al Napoli
"La società segue Simeone, sarebbe una boutade pazzesca ingaggiare Raspadori. L'argentino potrebbe avete più spazio nel nuovo modulo di Spalletti. Episodio con Osimhen in allenamento? Quando un calciatore importante si mette nella condizione di farsi notare davanti a tanti tifosi, lì l'eccesiva personalità assume connotati negativi. Perché la personalità non è un atteggiamento legato alla volontà di farsi notare per una condotta sbagliata. È stato un comportamento immaturo, evidenziato dal tecnico".
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