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(Photo by SSC NAPOLI/SSC NAPOLI via Getty Images)
Manca soltanto un giorno a Napoli-Udinese, gara valida per la trentesima giornata di Serie A. A presentare il match in conferenza stampa a Castel Volturno è il mister Luciano Spalletti.
Di seguito la conferenza stampa di Luciano Spalletti:
"Abbiamo a che fare con dei professionisti che si chiedono sempre se basta quanto hanno messo nelle partite. Tantissimi si svegliano la mattina e cercano di dare di più del proprio livello. Noi di questi ragazzi qui ne abbiamo diversi. Vogliamo dare il massimo e inventarsi qualcosa di diverso. Poi è chiaro che ci sia il talento per fare la giocata. Per ripetere la giocata però ci vuole il carattere. Questa è la cosa più importante che ho visto".
Sul perché i tifosi non credono tanto allo Scudetto
"Da un punto di vista nostro, quello che è l'entusiasmo che percepiamo è fortissimo. Basta pensare alle ultime partite che abbiamo giocato. Per andare allo stadio è tutto un "vai, frena, vai, frena" per tutti i tifosi che sono intorno al pullman. Io penso che nel prossimo mercato non andremo a cercare altri tifosi. Su questo siamo a posto, ci bastano i nostri tifosi e dobbiamo soltanto restituirgli emozioni. Abbiamo queste 9 storie da raccontare, queste 9 avventure da scrivere. Dobbiamo viverle da protagonisti queste storie perché i nostri tifosi ci sono e sono lì, sia in casa che fuori".
Su insidie che nasconde l'Udinese
"Marino è uno di quelli che sa costruire le rose per gli obiettivi che devono andare ad acchiappare. Marino crea ordine quando è nelle situazioni. Le ripartenze in mancanza di equilibrio è un'insidia. La forza sulle palle inattive perché sono fisici. Poi hanno estro in 3-4 elementi. Per cui noi dovremmo essere bravi a saper stare in equilibrio, a saper gestire la partita e andare subito ad avere chiaro cosa ci giochiamo in queste 9 storie in 90 minuti. Testa nei piedi e piedi nella testa, così forse si riesce a fare qualcosa".
Sulle percentuali Scudetto
"Credo che abbiamo tutti un 25% a tutte e quattro, se però si guarda un po' la classifica allora le percentuali di altre salgono un po' di più".
Sulla formazione
"Questa volta non ho nemmeno un dubbio, sono certo della formazione di domani. Che cosa posso dirvi? Beh... saranno 11 titolari".
Sugli esterni
"Come hanno detto i suoi colleghi prima, loro hanno un disegno contatto preciso e ti andranno a concedere un po' di campo facendo un blocco vicino all'area di rigore. Perdere palla lì potrebbe essere un vero problema per noi. Bisogna essere bravi a palleggiare in sicurezza e andare dietro a questo blocco squadra. Ad alcuni giocatori sono riuscito ad inculcargli di ricevere palla oltre il blocco della linea difensiva".
Sul modulo e la titolarità di Zielinski
"Dubbi ne avete pochi ma preferenze ne avete molti (riferito ai giornalist ndr.). Contro l'Udinese dobbiamo essere bravi ad essere in un modo quando hanno palla loro e in un altro quando ce l'abbiamo noi. Non so se saremo in grado ma dovremo fare così. Ti lasciano i terzini liberi e bisogna essere bravi a trovare gli uomini. Dunque sarà un 4-3-3 mischiato al 4-2-3-1".
Sui diffidati
"Noi dobbiamo vincere questa per andare alla successiva (contro l'Atalanta ndr.). Non si pensa alla prossima partita, si pensa a quella di domani. Sono dei rischi che si corrono e vanno affrontati perché si alza presto la mattina e poi si dice che le giornate sono corte. Ci si alza, ci si allena e si vince, deve essere così".
Sul Maradona
"Appena sento dire del Maradona, del rendimento in casa... a noi lo stadio non influenza assolutamente niente. Può influenzare gli altri che trovano tutte queste cose che possono far alzare il livello di attenzione e determinazione".
Su che cosa si aspetta domani
"Mi aspetto che ci mettano qualcosa in più. È la somma degli sforzi ripetuti giorno dopo giorno che porta allo svegliarti e notare che sei salito di livello. È stato il tuo lavoro quotidiano, la tua predisposizione al sacrificio, al farti un culetto... nessuno ti regala niente in questo mondo. Si chiama resilienza. Noi dobbiamo essere di quel livello lì. In questa stagione ci siamo presi due lauree in fatica".
Sugli arbitri e sul VAR
"Ho fiducia perché vedo l'impegno che ci mettono. Poi non so dire se questa tecnologia la usano bene o male. Per noi la usano benissimo perché Giannoccaro è venuto e ci ha fatto vedere che cosa succede in una sala VAR con i vari dialoghi... è davvero complicato".
Su Insigne
"L'ho visto molto bene quando è entrato domenica, l'ho visto allenarsi benissimo in settimana. Lunedì abbiamo fatto la partitella, facciamo così ormai, facciamo una partitella tra quelli che non sono stati titolari nella partita ufficiale e altri ragazzi della Primavera. Per quanto riguarda i miei problemi con Insigne... l'unico problema è che tra tre mesi non sarà più qui".
Su Ghoulam
"Purtroppo è colpa mia il suo poco impiego, ma Faouzi sta bene ed è sempre disponibile".
Su Mertens
"Lo stesso discorso che ho fatto di Ghoulam... se non l'ho fatto giocare Ciro è colpa mia. Lui è bravo a farsi trovare pronto sempre. Anche quando lo incontri nel corridoio con lo sguardo ti dice: "Ci sono, sono a disposizione, sono pronto a darti una mano".
Sui problemi in attacco
"Quando il terzino va a fare l'incursore nella metà avversaria, spesso spinge la punta esterna a fare queste corse orizzontali ad andare verso la porta. Questo attacco alla profondità e attacco nello spazio, dovevamo fare di più e io forse dovevo dedicarci più tempo. Anche se in quel periodo c'erano pochi a disposizione, dunque è colpa mia anche questo!".
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