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Spalletti: “Scudetto? Ci sono ‘amici’ che ci danno per favoriti. Su Mertens…”

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Ecco la conferenza stampa di Spalletti pre Napoli-Fiorentina

Claudia Vivenzio

Manca davvero poco a Napoli-Fiorentina, gara che si giocherà domani alle 15.00 allo stadio Diego Armando Maradona e che sarà valida per la trentaduesima giornata di Serie A.

La conferenza stampa di Spalletti pre Napoli-Fiorentina

Spalletti: “Scudetto? Ci sono ‘amici’ che ci danno per favoriti. Su Mertens…”- immagine 2

Di seguito la conferenza stampa di mister Spalletti:

"Sarebbe ridicolo adesso se non ammettessimo apertamente che noi, Milan, Inter e Juventus siamo in lotta per lo Scudetto. Ce lo giochiamo in questo finale di campionato indipendentemente dai risultati degli altri campi".

Sulla differenza di rendimento in casa e in trasferta

"L'idea di calcio che noi vorremmo sviluppare abbiamo tentato di farla sempre. Le difficoltà sono di più quando vai in trasferta, dunque aver vinto quelle partite in trasferta ha più valore di quelle perse in casa. Se si va a rivedere siamo riusciti a perdere match senza subire un solo tiro in porta. Noi abbiamo avuto la volontà di ripeterci ogni volta escludendo il risultato precedente. L'ultima partita in casa abbiamo giocato benissimo. Il fatto dello stadio pieno era il pezzetto che ci mancava. Se dentro la gara avremo momenti di difficoltà basterà guardarci intorno e diventerà tutto facile sulla risposta da avere".

Sull'iniziativa "stop war"

"Il mondo del calcio si è già espresso. Tutti hanno già detto molte cose. Si può aggiungere anche altro perché questa guerra sta andando avanti e qualsiasi guerra turba le coscienze. La guerra è un veleno che cola dentro le nostre casa e ci impedisce di vivere serenamente. Immagini che turbano la sensibilità di chiunque. La guerra uccide chi la subisce la uccide, seppur resta in vita, chi la fa".

Su Italiano

"Vincenzo Italiano l'ho portato come esempio ai miei calciatori. La grinta e la cattiveria che continuava a richiamare quando erano sul 5-2 e in dieci contro nove (partita di Coppa Italia ndr.). Questa è una partita insidiosa e difficilissima perché loro pressano forte, sono veloci, giocano con le catene sugli esterni, ma noi sappiamo quello che vogliamo fare, ossia vincerla".

Sull'intenzione di come affrontare la gara

"Sono convinto che i ragazzi ce la metteranno tutta in queste ultime sette partite. Lo Scudetto possiamo vincerlo come non vincerlo. Al di là di come andrà, sarà un grande successo. Perché anche la conquista della Champions è un trionfo. Anche se quando si fa lo step successivo si fa la divisione tra vincenti e falliti". 

Sulle condizioni di Rrahmani

"Chi l'ha detto che ha l'influenza? Non ha l'influenza, nel comunicato c'è scritto "un leggero stato influenzale". Dunque è disponibile e sta bene. Abbiamo preso una precauzione ma tutt'ora è convocabile".

Sulle possibilità di Scudetto

"Forse ho qualche possibilità in meno perché siamo un punto sotto al Milan e l'Inter deve recuperare la partita col Bologna. Noi comunque dobbiamo battere non soltanto i nemici ma anche gli amici che adesso ci danno tutti i pronostici vincenti. Per me lo Scudetto se lo meritano sia Pioli che Inzaghi".

Sull'assenza di Osimhen

"Non averlo ci ha dato un'altra volta la possibilità di capire la qualità dei giocatori che abbiamo a disposizione. Ci ha confermato quanto è forte Mertens, quanto è forte Petagna quando ha giocato. Quanto è forte Zanoli che ha fatto il Di Lorenzo. Osimhen è importantissimo, non lo spingete troppo perché lo portate via. Invece voi soffiate sempre. Non lo spingete altrimenti si perde la coralità di gioco".

Su Lobotka

"Quando hai il play forte ti dà sempre sbocchi. Anche qui però colgo l'occasione per ricordare quando non c'è stato e ha giocato Demme. Demme nella partita contro la Juventus fu il migliore. Poi Demme l'ho tolto di nuovo e non gli ho dato la possibilità che ho dato a Lobotka. Ma domani quando entrerà Demme vi farà vedere quanto è in condizione. Lobo forte sì, ma Demme forte quanto Lobo se l'avessi fatto giocare".

Sul sogno

"Il mio è molto facile da esprimere ma non lo dico. Quello degli altri nello spogliatoio è altrettanto facile da capire ma non lo diciamo. Se voi foste 

Su Mertens

"La colpa è mia se ha giocato meno. Mertens avrebbe meritato di giocare di più. Sono però convinto che il meglio deve ancora darlo e lo darà in questo finale di campionato. Mi dispiace però poi nel dispiacere sono contento di avere a che fare con delle persone così perché mi restituiscono il massimo. Come ruolo? Lo vedo sia come punta che come seconda punta. Nella partita che abbiamo perso contro la Fiorentina per 5-2 l'ho fatto giocare come seconda punta".