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NAPLES, ITALY - FEBRUARY 11: Luciano Spalletti speaks at a press conference on February 11, 2022 in Naples, Italy. (Photo by SSC NAPOLI/SSC NAPOLI via Getty Images)
Manca poco a Napoli-Roma, gara che si giocherà il lunedì di Pasquetta e che sarà valida per la trentatreesima giornata di Serie A. A presentare il match, in conferenza stampa, è Luciano Spalletti da Castel Volturno.
Di seguito la conferenza stampa di Luciano Spalletti:
"Se è cambiato qualcosa a livello emotivo dopo le vittorie di Inter e Milan? Noi non possiamo giocare le partite che hanno giocato ieri sera gli avversari, anzi pensare di poterlo fare diventa pericoloso perché è un dispendio di energia importante. Noi potevamo provare a non perdere la partita precedente (contro la Fiorentina ndr.) ma anche quella è ormai andata. Rispetto ai numeri riduce le nostre possibilità ma in merito alle intenzioni non cambia niente".
Sulla partita contro la Roma
"Vincerà la squadra che si sentirà più minacciata. Quella che sarà più esecutiva su quelli che sono i comportamenti da avere dentro la partita. Non si vince con i "forza, dai!", con i "coraggio", si vince con la consapevolezza di sapere cosa fare".
Su Mertens e Osimhen insieme dal primo minuto
"Se è possibile? Sì è possibile perché li abbiamo già fatti giocare insieme. Dal primo minuto? Quando la partita era in pari c'erano Mertens e Osimhen. Poi in certi momenti ci siamo allungati e c'erano dentro Mertens e Osimhen. I tifosi lo chiedono? I tifosi sono gli stessi ragazzi che all'università hanno messo 11 giocatori diversi, poi è arrivata una ragazza, quella più sveglia, che ha detto: "Ma perché non cambiamo anche modulo?!".
Su Fabian Ruiz
"Come sta? L'ho visto molto meglio. L'ho visto sulla via di voler ritornare al top. Anche lui ha meno fastidio per la pubalgia per cui ha sofferto. Lui è uno di quelli che si può scegliere per partire dal primo minuto".
Su Di Lorenzo e Petagna
"Di Lorenzo non ci sarà, ci sarà alla prossima quasi sicuramente. Petagna stamane ha fatto allenamento differente da quello di tutti gli altri, ci ha messo roba in questi muscoli belli capienti che ha e ha reagito bene per il momento. Poi si valuterà bene anche domani. Ovviamente anche qui bisogna fare una valutazione generale".
Su Zielinski
"Mi sembra stia bene. Mi sembra abbia fatto un buon allenamento anche oggi. Durante la settimana abbiamo fatto dei buonissimi allenamenti e li abbiamo fatti a livello importante".
Sul calo difensivo
"La fase di possesso è la nostra forza. Se noi riusciamo a tenere palla non prendiamo palla. Se invece lasciamo il pallino di gioco agli altri allora si subisce. Abbiamo una squadra tecnica, fantasiosa, un po' leggera, che evita un po' delle cose all'interno di una partita. Per non mettere però quelle nella scatola bisogna abbondare su altro e probabilmente siamo stati meno bravi a fare questa fase di possesso".
Su eventuali rimproveri verso sé stesso e la squadra
"C'è qualcosa che mi dà da pensare e che forse più di tutte le altre mi ha dato fastidio è che ci sono capitate queste partite casalinghe dove potevamo saltare in classifica ma siamo andati in difficoltà".
Sul fare all-in oppure no
"Non gioco a poker! Non ho tempo per giocare a poker. Io gioco a briscola. Gestire? Noi non abbiamo gestito mai niente, siamo andati faccia a faccia con chiunque e abbiamo cercato di vincerla contro tutti. E probabilmente da questo atteggiamento, da questo voler vincere, ne abbiamo persa qualcuna. Non voglio gestire niente, voglio vedere la forza che abbiamo".
Sulla Roma che peggior avversario per il buon momento
"Un po' tutte le squadre sono così. Loro stanno bene, hanno fisicità, corsa, struttura e tecnica. Inoltre hanno fatto dei buoni risultati che l'hanno messa in una buona posizione in classifica. Non vedo perché noi dovremmo essere meno pronti o meno felici di giocare questa partita perché abbiamo le stesse qualità e caratteristiche. La dobbiamo riempire di tante cose ma soprattutto dobbiamo metterci noi stessi".
Sul rapporto con Mourinho e la Roma
"Di Mourinho apprezzo molto quella sua capacità di farti arrivare quella che pensa. Su questo mi ricorda molto mio fratello Marcello perché anche lui era difficilissimo da battere. Anche perché oggi è scritto dovunque che non sono riuscito a batterlo... qualche volta però sono riuscito a batterlo mio fratello. Lui sta andando verso la leggenda, batterlo significherebbe battere una leggenda".
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