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Mazzarri: “Ecco cosa ho chiesto alla squadra. Obiettivi? Tornare a vincere. Sul modulo…”

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Le parole del tecnico del Napoli alla vigilia della sfida con l'Atalanta
Giovanni Frezzetti
Giovanni Frezzetti Caporedattore 

Walter Mazzarri, "nuovo" allenatore del Napoli, ha parlato in conferenza alla vigilia della sfida con l'Atalanta. Ecco le parole del mister.

Mazzarri in conferenza

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"Sono emozionato, dopo 23 anni di carriera mi avete rifatto emozionare. Sicuramente è la squadra più forte che ho allenato. Devo stare attento a quello che dico, altrimenti dite che mi lamento sempre (ride ndr). Il gruppo ha fatto un capolavoro l'anno scorso. Mi emozionavo a vederlo ed è stato bellissimo. Grande organizzazione e giocavano bene. Io spero di poterli allenare almeno fino a fine anno. Ai ragazzi ho detto che il calo che hanno avuto è fisiologico per una squadra non abituata a vincere. Io ho studiato e ho visto i cambiamenti degli ultimi anni e quindi la penso così. Io sono venuto qui con la mia esperienza per fargli capire i pericoli. Cosa mi ha chiesto il presidente? Al di là dell'equivoco degli anni scorsi il rapporto è bello e c'è stima. Abbiamo chiarito tutto. Calendario? Sono nato per soffrire (ride ndr). I calciatori li sto conoscendo. Con chi ho potuto parlare gli ho detto che io sono qui a vigilare sul particolare. Staremo insieme spesso visto che si gioca ogni 3 giorni. Osimhen? Ragazzo stupendo e generoso. Lui corre e gioca per la squadra. Sta rientrando e sono contento. Raspadori o Simeone? Non mi piace dare vantaggio agli avversari sulla scelta. Sono diversi, Simeone è più vicino ad Osimhen come tipologia. Io valuterò chi è più fresco, questa cosa peserà sulla scelta.


Io bollito? Se è buono lo mangio anche io (ride ndr). Non rispondo a queste accuse. Sull'intensità della squadra? Essendo arrivato da poco è difficile fare una dichiarazione. Non criticherò mai il mio predecessore e in questo momento è difficile dire i motivi. Bisogna aspettare e con Pondrelli lavoreremo insieme. Sul modulo? Dato che sono bollito vi dico che a Coverciano faccio lezioni e spiego modulo. Un anno e mezzo fermo mi ha permesso di studiare. Io partita per partita farò le valutazioni. Questa squadra ha dato spettacolo e il voglio farla giocare come giocava con Spalletti. Quando sarò padrone della situazione capirò meglio cosa fare. Quando ADL mi chiamò all'epoca avevamo un calendario difficile, ora la situazione è simile. Ma io mi butto nella mischia e sono positivo. Obiettivi? Quando arrivi in un momento delicato come questo è difficile pensarci. A me piace guardare partita per partita e risolvere i problemi che ci sono in questa squadra rispetto allo scorso anno. Con l'Atalanta sarà difficile, marcano a uomo e a tutto campo. Dopo questa sfida sarò cosciente di quello che possiamo fare, se non la alleni non puoi sapere la situazione di una squadra. Nella testa dei ragazzi lo scudetto è possibile? Se non si comincia a rivincere come pensi allo scudetto. Non ha senso fare proclami, ora pensiamo a rivincere.

Somiglianza Cavani-Osimhen? Sembra così come motivazioni. Le squadre devono avere un feeling con l'allenatore per funzionare. Se gli vuoi bene e lo stimi corri anche per lui. Cavani con me faceva così, quando gli dicevo 'corri e rientra' lui lo faceva e sento che Osimhen è così. L'altro giorno il presidente mi ha fatto vedere uno spezzone del film scudetto che uscirà, io mi sono emozionato e mi sono venuti i brividi. Sono entusiasta di essere qui. Ho sempre avuto affetto dai napoletani. Io diedi il via al processo di crescita di questa squadra. Allenare il Napoli è una grande responsabilità. Se pensate a quando ho fatto le cose migliori ho fatto il 3-4-3. Se voi pensate al 4-3-3 è molto simile, lo facevo a Napoli facendo dei cambi. Per me non è mai stato un problema. Effetto Maradona da recuperare? Io in casa ho sempre avuto un bel feeling e voglio mantenerlo. All'epoca dopo 4 anni risultava difficile stimolare la squadra, e quest'anno si è visto come è andata. Si pensa che non è facile migliorarsi. Kvara-Lavezzi? Se parliamo di posizione posso dire di sì. Ma Lavezzi non rientrava come Kvara. Io poi lo tenevo sempre alto perché non aveva voglia di rientrare e non aveva le qualità per fare tutta la fascia. Come ruolo per quando si attacca sono simili".

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