Dalla sala stampa di Castel Volturno ha parlato in conferenza Antonio Conte alla vigilia della sfida tra Roma e Napoli. Tanti i temi trattati dal tecnico azzurro: dal mercato al campo, ai punti di forza della squadra di Ranieri. Di seguito le sue dichiarazioni.
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Conte: “Kvara non sostituito, ma aspetto a giudicare. Vi svelo la nostra forza. Sulla Roma…”
La conferenza di Antonio Conte
—"Chi mi conosce sa che io non mi isolo e partecipo attivamente a tutte le problematiche societarie e a cercare di risolvere i problemi. Voglio cercare di dare la mia opinione, data la mia esperienza. C'è differenza tra togliere il problema e risolvere il problema. Molto si tolgono il problema e non lo risolvono, così lo rimandi. Questo mercato ha fatto danni? Io mi auspicavo di vedermi restituito una situazione dello stesso livello, ma abbiamo perso un giocatore importante come Kvara e ad oggi non è stato sostituito. L'abbiamo venduto a 75 milioni e questo fa capire l'importanza, le altre uscite sono state rimpiazzate mentre la sua no. Poi non posso dire se ci siamo rinforzati o indeboliti, ma a livello oggettivo c'è l'uscita di un campione che manca già da 4-5 partite. Giusto tenere presente però che questi ragazzi sono cresciuti, tutta la squadra. Altrimenti non ci troveremmo primi a 53 punti e quindi gli vanno dati i meriti. La cosa che mi riempie di gioia è vederli lavorare, al di là degli infortuni. Loro sono fantastici. Io guardo a quello che ho in casa e loro sono speciali. Roma? Una squadra completa e ritrovata con tanti singoli forti, da Dybala a Pellegrini. Sono cresciuti in questi due mesi con Ranieri. Sentivo ieri che in casa tra campionato ed Europa League loro vengono da 7 vittorie consecutive con 23 gol fatti e solo 3 subiti. Questo fa capire cosa esprime quando gioca all'Olimpico e quei tifosi ti trascinano. Bisogna fare attenzione e l'abbiamo preparata così.
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Contropiede arma della Roma? Sicuramente loro sono una squadra a cui devi fare attenzione quando attacchi, ti devi preparare con alcuni giocatori ad essere pessimisti. Prepariamoci a perdere palla e a un eventuale contropiede. Ma noi vogliamo fare una bella partita e portare intensità sapendo che loro se li lasci giocare diventano pericolosi. Anche al centro nei fraseggi sono pericolosi, e nei cross sulle fasce. Loro giocano insieme da tempo e hanno vinto tanto. Rimpianti sul mercato? Aspettiamo la fine per dare giudizi. A me sposta poco, perché io sono preparato ad ogni evenienza. Questa è una barca in navigazione e devo fare di tutto per portarla nel porto al sicuro. A me cambia poco e l'ho sempre detto, sta al club prendere le decisioni e io posso dire la mia se mi viene chiesto. Quello che ho sempre detto è che ho scelto di mettermi a disposizione e quindi accetto certe situazioni. Il mercato del Napoli non sarà mai quello delle big, abbiamo dei parametri economici e di stipendio da rispettare. La realtà è questa e non ci dobbiamo lamentare, dobbiamo essere costruttivi. Tre giorni di riposo come premio? Chi mi conosce sa che tutte le cose che accadono è perché se le sono guadagnate. E i calciatori se li sono guadagnati. Noi sappiamo che loro se li sono meritati ed era giusto darglieli. Ma poi abbiamo ripreso con un doppio allenamento per non fagli dimenticare alcune cose (ride ndr). Non regalo nulla che non sia meritato, sono abituato così.
Il gruppo? Parliamo di un gruppo che vuole crescere. Abbiamo una mentalità. Finalmente sta finendo il mercato, perché in questi giorni qualcuno che gioca meno poteva avere il pensiero di andare in altre parti a giocare di più. Vedo l'aspetto positivo della fine del mercato, perché tutti sono allineati e concentrati. Io sono stato calciatore e li capisco, però il fatto che siano rimasti a Napoli fino alla fine della stagione mi dà soddisfazione. Io dovrò essere bravo a tirare fuori il meglio da quelli che ci sono, hanno la mia stima e se la sono meritata ma mantengo alta l'asticella. Il gesto di Simeone? Vedere che mette la faccia sui tacchetti, così come Politano che corre ancora all'83' o Ngonge, sono cose positive che mi fanno capire che i ragazzi stanno crescendo di mentalità e stanno pensando col noi e non con l'io. L'egoismo fa parte dei calciatori, lo dico io che ho fatto il giocatore. Magari perdi o pareggi ma segni e sei contento, invece questi ragazzi stanno capendo che serve il noi. Si cresce insieme e andando tutti nella stessa direzione. Il senso di appartenenza nel calcio moderno lo vedi sempre meno, ma io voglio sviluppare questi lavori. Sono le basi per costruire qualcosa di importante, chi viene a Napoli deve sposare i nostri valori".
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