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Conte: “Nessuno è inamovibile! Ecco come stanno Kvara e Lukaku. Sulle parole di ADL…”

Giovanni Frezzetti
Giovanni Frezzetti Caporedattore 
Le parole del mister in conferenza

Dalla sala stampa di Castel Volturno ha parlato conferenza mister Antonio Conte alla vigilia di Cagliari-Napoli. Di seguito le sue dichiarazioni.

La conferenza di Antonio Conte

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"Mi aspetto continuità e risultati, voglio che i nuovi si inseriscano. Lukaku ha utilizzato la sosta per entrare a pieni giri e livello tattico e fisico. Si è impegnato molto, si è allenato anche nei giorni liberi. Titolare col Cagliari? Valuterò nei prossimi due allenamenti. In questi 100 giorni di Napoli abbiamo lavorato tanto, a 360 gradi. Sono soddisfatto perché abbiamo dato un indirizzo. I nazionali sono tornati in buone condizioni. Kvara ha avuto un problema alla caviglia e valuterò anche lui. Per il mio passato mi porto dietro la pressione della vittoria, ma è una responsabilità a cui non mi sottraggo. Dobbiamo ancora crescere e lavorare. Lo ha detto anche il presidente, siamo partiti in una ricostruzione. Il mercato lo ha fatto capire: abbiamo preso 7 giocatori e ne sono andati via 12-13. So cosa mi aspetta e so quali sono le aspettative nei miei confronti. Cambio modulo? Noi veniamo da 2 mesi e mezzo di lavoro su un sistema di gioco. Poi il mercato ha portato dei miglioramenti. Ci sono delle situazioni da valutare e ci sto lavorando. Voglio scegliere l'abito migliore per il Napoli. Non possiamo inventarci dal momento all'altro, ma stiamo lavorando.

McTominay e Gilmour? Due ragazzi seri che conoscevo. Loro ci alzano il livello e portano competizione nella rosa. Questa deve essere la nostra strada, creare competitività e non avere il posto sicuro tra i titolari. Sarebbe da provinciali, invece dobbiamo avere voglia e ambizioni. A Cagliari ci saranno. Folorunsho? Si allenava a parte per il mercato, ora è stato reintegrato. Si impegna e lavora, è un bravo ragazzo. Contento sia con noi. Cagliari? Affronteremo una squadra tosta, le squadre di Nicola sono così. Lui è sottovalutato, io ho grande considerazione. Troveremo un ambiente caldo e ci daranno fastidio. A Cagliari dobbiamo avere una consapevolezza di risultati e di prestazioni. Le tre vittorie consecutive mancano da un anno e mezzo. 20 anni di presidenza di De Laurentiis? Orgoglioso di esserne parte anche se per poco. Il mio lavoro è appena iniziato. Il presidente e la famiglia si sono impegnate per 20 anni, ad oggi è difficile. Soprattutto famiglie italiane che si impegnano per una squadra e una città. Hanno grandi meriti, un percorso partito dalla Serie C fino ad arrivare a traguardi importanti. Le parole e la commozione di De Laurentiis mi hanno fatto capire quanto impegno ci hanno messo. Ieri ha parlato di continuare in una crescita in campo ed extracampo. In Inghilterra è importante avere un centro sportivo e stare insieme prima squadra e giovanili e respirare la stessa mentalità. Quando arrivai all'Inter Appiano era un disastro, ci abbiamo lavorato e ad oggi è un fiore all'occhiello. Centri sportivi così ti portano punti in più.

Sfida alla Juve? Sarebbe da provinciali pensarci. Dobbiamo pensare al Cagliari e alle tre vittorie consecutive. Non ci deve interessare, poi vediamo. Noi dobbiamo avere i paraocchi e correre veloce nella nostra corsia. Neres? Per tutti i giocatori dipende da loro, non da me. Dipende da quello che dimostrano in allenamento e che approccio hanno. Non è un discorso per David, ma per tutti. Non ci sono inamovibili. Ogni santa settimana sono tutti in discussione e mettermi in difficoltà dando il massimo. Neres ha fatto due spezzoni di partita e ha dato un grosso contributo. Ora mi aspetto che entri quanto prima nella nostra idea che c'è fase offensiva e fase difensiva. Dobbiamo avere equilibrio. Nel calcio bisogna sporcarsi le mani e pareggiare l'intensità e la cattiveria agonistica. Non bisogna pensare di essere troppo belli, perché spesso nelle difficoltà non serve e lì devi essere meno bello e più sporco. Fare contrasti e non perdere duelli: bisogna essere sul pezzo. Lo scorso anno abbiamo preso 48 gol, vuol dire che le mani non ce le siamo sporcate. I ragazzi sono aperti e mi ascoltano. 


Il 4-3-3? Bisogna vedere le caratteristiche dei calciatori, non è perché si è sempre usato un modulo bisogna continuare. Ma devo dire che con l'arrivo di nuovi calciatori si aprono nuovi orizzonti e nuove opportunità. Bisogna lavorarci, anche se col nostro sistema abbiamo posto ottime basi soprattutto a livello offensivo. Se dovessimo fare dei cambiamenti è perché troveremo un abito migliore, ma non seguiremo mode. Lobotka e Anguissa? Hanno fatto gli straordinari perché sin dall'inizio erano loro due e hanno fatto tanto sia in allenamento che in partita. Loro hanno fatto gli stakanovisti. Quello che posso dire è che ho un giudizio positivo. Li considero forti, già da prima di arrivare al Napoli. Ma anche loro possono migliorare. Frank è tornato ieri e subito si è distinto in allenamento. Buongiorno meglio da centrale? Nel Torino ha giocato in entrambi i ruoli. Da braccetto devi preoccuparti di più dell'impostazione e rischiare di più. Ma Alessandro è un grande calciatore e per me può giocare ovunque".