McTominay e Gilmour? Due ragazzi seri che conoscevo. Loro ci alzano il livello e portano competizione nella rosa. Questa deve essere la nostra strada, creare competitività e non avere il posto sicuro tra i titolari. Sarebbe da provinciali, invece dobbiamo avere voglia e ambizioni. A Cagliari ci saranno. Folorunsho? Si allenava a parte per il mercato, ora è stato reintegrato. Si impegna e lavora, è un bravo ragazzo. Contento sia con noi. Cagliari? Affronteremo una squadra tosta, le squadre di Nicola sono così. Lui è sottovalutato, io ho grande considerazione. Troveremo un ambiente caldo e ci daranno fastidio. A Cagliari dobbiamo avere una consapevolezza di risultati e di prestazioni. Le tre vittorie consecutive mancano da un anno e mezzo. 20 anni di presidenza di De Laurentiis? Orgoglioso di esserne parte anche se per poco. Il mio lavoro è appena iniziato. Il presidente e la famiglia si sono impegnate per 20 anni, ad oggi è difficile. Soprattutto famiglie italiane che si impegnano per una squadra e una città. Hanno grandi meriti, un percorso partito dalla Serie C fino ad arrivare a traguardi importanti. Le parole e la commozione di De Laurentiis mi hanno fatto capire quanto impegno ci hanno messo. Ieri ha parlato di continuare in una crescita in campo ed extracampo. In Inghilterra è importante avere un centro sportivo e stare insieme prima squadra e giovanili e respirare la stessa mentalità. Quando arrivai all'Inter Appiano era un disastro, ci abbiamo lavorato e ad oggi è un fiore all'occhiello. Centri sportivi così ti portano punti in più.
Sfida alla Juve? Sarebbe da provinciali pensarci. Dobbiamo pensare al Cagliari e alle tre vittorie consecutive. Non ci deve interessare, poi vediamo. Noi dobbiamo avere i paraocchi e correre veloce nella nostra corsia. Neres? Per tutti i giocatori dipende da loro, non da me. Dipende da quello che dimostrano in allenamento e che approccio hanno. Non è un discorso per David, ma per tutti. Non ci sono inamovibili. Ogni santa settimana sono tutti in discussione e mettermi in difficoltà dando il massimo. Neres ha fatto due spezzoni di partita e ha dato un grosso contributo. Ora mi aspetto che entri quanto prima nella nostra idea che c'è fase offensiva e fase difensiva. Dobbiamo avere equilibrio. Nel calcio bisogna sporcarsi le mani e pareggiare l'intensità e la cattiveria agonistica. Non bisogna pensare di essere troppo belli, perché spesso nelle difficoltà non serve e lì devi essere meno bello e più sporco. Fare contrasti e non perdere duelli: bisogna essere sul pezzo. Lo scorso anno abbiamo preso 48 gol, vuol dire che le mani non ce le siamo sporcate. I ragazzi sono aperti e mi ascoltano.
Il 4-3-3? Bisogna vedere le caratteristiche dei calciatori, non è perché si è sempre usato un modulo bisogna continuare. Ma devo dire che con l'arrivo di nuovi calciatori si aprono nuovi orizzonti e nuove opportunità. Bisogna lavorarci, anche se col nostro sistema abbiamo posto ottime basi soprattutto a livello offensivo. Se dovessimo fare dei cambiamenti è perché troveremo un abito migliore, ma non seguiremo mode. Lobotka e Anguissa? Hanno fatto gli straordinari perché sin dall'inizio erano loro due e hanno fatto tanto sia in allenamento che in partita. Loro hanno fatto gli stakanovisti. Quello che posso dire è che ho un giudizio positivo. Li considero forti, già da prima di arrivare al Napoli. Ma anche loro possono migliorare. Frank è tornato ieri e subito si è distinto in allenamento. Buongiorno meglio da centrale? Nel Torino ha giocato in entrambi i ruoli. Da braccetto devi preoccuparti di più dell'impostazione e rischiare di più. Ma Alessandro è un grande calciatore e per me può giocare ovunque".
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