Le parole del tecnico azzurro Antonio Conte in conferenza alla vigilia dell'importantissimo match con l'Udinese al Maradona.
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Conte: “La mia decisione su Buongiorno. Io arrabbiato? Una ca***ta. Sull’Inter…”
Le parole di Conte in conferenza
—"Ristorante da 100 euro? All'epoca la battuta era specifica. Oggi sappiamo che non si può spendere come spendono gli altri. La domanda non mi è piaciuta. Quello che sto pensando ora è quello di fare quanto fatto in passato con tutti i club con cui sono stato: far crescere la squadra. Il mio passato è chiaro, ovunque sono stato ho fatto crescere. Il mio obiettivo è quello di aiutare il club a crescere. Voglio lasciare qualcosa di migliore rispetto a quando sono arrivato. Il calcio si evolve, ciò che era fatto prima oggi va rivisto. Anche noi tatticamente ci stiamo evolvendo. Oggi c'è bisogno di un centro sportivo, non di un giocatore! Sui calciatori non farò mai polemica, chiedo solo investimenti nelle infrastrutture. Sono qui per supportare Manna e De Laurentiis, ho piacere di fare un'esperienza a Napoli. Voglio dare la mia visione per migliorare il club. Il resto sono tutte cazzate! Non mi sono mai lamentato del mercato. Sembra che qui tutto è dovuto, ma in realtà non è dovuto niente se si pensa a dove siamo partiti.
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Su Buongiorno e Okafor
—Buongiorno? Sta migliorando in maniera importante però in questo momento Jesus sta meglio e domani inizierà Jesus. Buongiorno domani verrà in panchina. Billing? Sta entrando nella metodologia, per tantissime problematiche questa settimana siamo riusciti a organizzare una partita col Giugliano e per la prima volta l'ho visto in partita. Sta entrando nella nostra idea di calcio, è un ragazzo serio. Okafor? Non ha una condizione fisica ottimale, sta lavorando in maniera importante, domani verrà in panchina. Ha un minutaggio molto limitato.
Sull'Udinese
—Udinese? Grande rispetto ma non temiamo niente. Sono un'ottima squadra, molto fisica e strutturata. In ripartenza ci può dar fastidio con un occhio ai calci da fermo. Tutte le partite bisogna avere grande rispetto e così faremo fino all'ultima giornata. Analogie Napoli col passato? Penso che tutte le esperienze siano uniche per tanti motivi, preferisco sempre come nella storia custodirmi gelosamente i posti dove ho lavorato. Adesso il presente è Napoli che sta diventando una bellissima storia. Ho voluto questa sfida per tanti motivi. Da calciatore o allenatore devi essere almeno una volta a Napoli. Stiamo lavorando tanto e penso ci siano stati grandi miglioramenti. Ci sarebbe tutto per costruire qualcosa di importante. Dobbiamo cercare con il lavoro e una corretta visione di non accontentarci. Il mio mantra è quello che trasferisco a chi lavora con me: essere migliori del giorno prima. Se la società mi ascolta? Io più che parlare e dire cosa bisognerebbe fare per migliorare non posso. Le decisioni non spettano a me. Dal primo giorno ho cercato di capire in che situazione ero. Io continuerò a fare questo in maniera imperterrita.
Sull'Inter e la lotta scudetto
—Se ho detto qualcosa ai calciatori dopo l'Inter? Gli dico sempre di guardare a noi stessi, abbiamo una partita difficile. Dovete stare tranquilli perchè questa squadra viaggia sempre coi piedi per terra. Nessuno si monterà la testa nonostante tutto quello che ci circonda. Non so questo viaggio dove porterà, vi dico solo di lasciarcelo godere. Più pressione a noi o all'Inter? Non dimentichiamo che in tutto il percorso siamo stati quelli più in testa. Non dico che ci hai fatto l'abitudine ma ormai hai un po' di esperienza. Inter? Stiamo parlando di una squadra molto forte, hanno vinto lo scudetto, fatto una finale di Champions. Sono un club storico abituato a lottare per vincere. Concentriamoci su di noi e non pensiamo alle altre.
Sul lavoro della squadra
—La squadra può ancora migliorare nei miei concetti? Nella vita bisogna sempre essere predisposti ad imparare. Io sono il primo ad aver imparato tanto anche l'anno scorso quando sono stato fermo. Alla metodologia di base ho aggiunto un lavoro che mi ha fatto crescere sotto tanti punti di vista. Il calciatore deve farti pensare a quale sia il miglior abito. Se non mi fossi fermato anno scorso studiando oggi sarebbe stato tutto molto più difficile. Sono il primo che vuole sempre migliorarsi. Abbiamo tanti margini di miglioramento e continueremo a lavorare. I ragazzi sono con me e hanno voglia di imparare. Sto trovando molto bello il fatto di poter lavorare su cose nuove con questi ragazzi, ho tanto entusiasmo".
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