Lille, il presidente: “Offerte da tre campionati per Osimhen, a gennaio ne ho già rifiutate due”

Il presidente del Lille Gerard Lopez ha fatto chiarezza ai microfoni del Daily Mail riguardo i tanti interessamenti che l’attaccante Victor Osimhen sta riscontrando in giro per l’Europa. Ecco quanto tradotto dalla redazione di...

Il presidente del Lille Gerard Lopez ha fatto chiarezza ai microfoni del Daily Mail riguardo i tanti interessamenti che l'attaccante Victor Osimhen sta riscontrando in giro per l'Europa. Ecco quanto tradotto dalla redazione di CalcioNapoli1926.it:

"Ci sono più offerte. Abbiamo rifiutato un'offerta inglese e una spagnola in questa finestra di mercato di gennaio. Ci sarà un'ampio numero di offerte in estate. Non voglio fare i nomi dei club che hanno intenzione di fare offerte, ma ciò che posso dire è che ce ne sono varie. Ci sono club di tre campionati diversi che hanno presentato un'offerta per lui".

Lille, il presidente garantisce: "Tante offerte per Osimhen"

"L'anno scorso la gente non credeva che avessimo davvero quelle offerte per Pépé, poi è venuto fuori che ne avevamo molte. Lasciate che lo dica: è la stessa cosa con Osimhen. Qualunque sia il numero che avete sentito... Se dovessimo cedere ogni singolo giocatore per il quale abbiamo ricevuto un'offerta - sto pensando proprio ora - venderemmo nove giocatori dell'undici iniziale, altri sei giocatori che di solito non sono titolari e anche due giocatori della Primavera. Quindi, se dovessi ricevere offerte da tutti gli altri, venderei 17 giocatori questa estate. Sarebbe assolutamente pazzesco".

Sportitalia - Il Napoli può chiudere per 40 milioni più Ounas

Il giornalista esperto di calciomercato Alfredo Pedullà ha affermato che la valutazione che il club francese fa del proprio attaccante è 55-60 milioni di euro. Il Napoli appare in vantaggio sull'Arsenal e potrebbe chiudere l'affare con un'offerta da 40 milioni più il cartellino di Adam Ounas, che in estate tornerà in azzurro. Già la scorsa estate l'esterno algerino era stato offerto nell'affare Pépé, sfumato a causa del mancato accordo con i procuratori.