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De Laurentiis: "Per ora non abbiamo preso ancora nessuno, ringrazio i tifosi per gli auguri"

Redazione

Il patron azzurro ha concesso un'intervista ai microfoni di Kiss Kiss Napoli.

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ai microfoni di Kiss Kiss Napoli ha rilasciato alcune dichiarazioni nel giorno del suo70esimo compleanno:

"Ringrazio i tifosi per gli auguri. La vittoria di uno scudetto qui sarebbe una gioia immensa, la festa l'ho vissuto nella napoletanità pura: con zii ed altri miei parenti. E' sempre dentro di noi, questa bellissima cultura non potrà mai lasciarci. Lavoriamo per coronare l'obiettivo finale: quello dello Scudetto, ma non disdegnerei nemmeno della Champions League.

"Il prossimo anno un compleanno con lo Scudetto? Non dipende solo da noi, ma chiederò sempre e comunque di giocare fuori casa la prima partita: in modo da poter ultimare bene i lavori allo stadio, anche gli spogliatoi meritano un ritocco. Ieri siamo stati lì, un operatore mi ha chiesto se si potevano fare due anche fuori, ma io ho risposto che già farne uno è complicato. De Paul? Anche Ancelotti è gemelli, essendo nato il 10 giugno. Quagliarella? Un suo ritorno sarebbe bellissimo: l'ultimo campionato doriano è stato spesso tutto sulle sue spalle, è grazie a lui che hanno fatto così bene. Non per mancare di rispetto al mio amico Ferrero. Per ora non abbiamo comprato nessuno, verificheremo dove fare andare i nostri esuberi, poi agiremo di conseguenza e capiremo dove muoverci. Abbiamo almeno 10 scelte per ruolo. Castagne dell'Atalanta? A me le castagne piacciono, quelle che stanno bene a tavola e che sono salutari (ride, ndr).

Su Trippier: "Anche questa mi piace: la trippa napoletana a differenza delle altre è molto bianca, non ha pomodoro. Quella londinese non so, ci dobbiamo riflettere. Spesso dicono che io preferisco solo i giovani ma ora invece dicono che io voglia i calciatori affermati, tutto dipende dai ruoli. In alcuni cerco gente fresca, giovane, mentre in altri calciatori già maturi. Anche per non farsi bloccare dalle esigenze ambientali. Molto spesso gli si punta il dito contro ai più giovani: li accusano che non sono capaci di nulla, anche per questo servono elementi con esperienza. Quagliarella ha un posto d'onore, lo merita ma tutto dipende da Ancelotti: lui ha voce in capitolo. Deve decidere lui per la sua rosa. Ho un debole per gli allenatore responsabili: loro sanno se i calciatori servono o meno al progetto. Dipenderà anche da Quagliarella, per l'età che ha raggiunto sarebbe felice di giocare altre partite. Forse non tutte, ma tante si".

Voi napoletani siete veramente divertenti, fate battute ironiche come pochi. De Rossi piace tanto, ma i suoi problemi fisici sono un grosso palo; penso che diventerà un bravissimo allenatore. Lo manderei a giocare negli Stati Uniti, magari poi dopo potrà cominciare a fare l'allenatore. La stessa Cina è capace di regalare stipendi allucinanti. Fornals? Le castagne nei "fornals" a Giuntoli restano un po' sotto la guancia. Lozano di maiale? Ce lo vedrei bene, ma sono alimentate da alcune ghiande minoesche".

Su Ancelotti: "Sul tecnico sono state scritte cose non veritiere sul suo contratt. Un quotidiano napoletano importante sta perdendo molto spesso di credibilità: troppe sciocchezze hanno detto. Pensano che io sia obbligato a rinnovare il contratto di Carlo, ma tutti sanno che è un triennale e c'è sempre la possibilità di recedere pagando una penale. Ma ad oggi, ripeto, Ancelotti non ha nessun motivo per farlo, io lo amo e l'ho sempre amato.

Su Sarri: "Meglio inglese o juventino? Dipende solo da lui, quando un tecnico se ne va via dalla nostra io, però, gli auguro sempre il meglio. In finale tiferò per lui, a Baku spero che vinca, ne sarei felicissimo". Conclude il patron.