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Aurelio De Laurentiis è intervenuto in conferenza stampa insieme a Carlo Ancelotti per presentare il nuovo allenatore direttamente dal teatro di Dimaro. Ecco le principali parole del patron azzurro: "Io credo che quello che ha fatto Benitez prima e Sarri dopo, e che sta stimando come qualità lo stesso Carlo è quella di dire che il calcio si gioca in 11 e finalmente ce ne sono 11 che sanno il fatto loro. Poi, quando ho letto dell'arrivo di Ronaldo ho fatto un tweet di benvenuto e mi sono un po' adombrato perché la poca crescita che nel calcio italiano c'è da un punto di vista imprenditoriale, per quanto riguarda l'audiovisivo. Micciché è un banchiere, che rispetto e stimo. Da lui non potevo prendere che fosse l'arma convincente. Mi aspettavo di più dai miei colleghi. Mi sono battuto per dire che bisognava fare un accordo con SKY per più anni, perché abbiamo un gap di 250 mln che Ronaldo reclamerebbe. Allora rinunciarci il primo anno sta bene, ma dovevamo lasciare aperta una porta per il futuro. Adesso con Ronaldo si andava da SKY e si diceva che sono 1 miliardo e 200 mln dal prossimo anno. Questa è l'unica cosa che non mi va giù.
SARRI E JORGINHO- "La vicenda Sarri è in dirittura d'arrivo. Dipende solo da lui, io ho messo le condizioni. I miei avvocati hanno stilato un testo, sottoposto ai suoi avvocati. Jorginho? Nel momento in cui pur considerandolo un ottimo giocatore, abbiamo considerato che avendo delle richieste, potevamo pensare a una partenza. Circa 15 giorni fa avevo chiuso con il Manchester City, e abbiamo risolto altre cose tra di noi. Però se poi il calciatore, per ragioni sue personali, preferisce vivere di più a Londra, e lo posso capire. E se poi il Chelsea lo paga ancora di più, non posso che chiedere scusa al City. Non dipende da me.".
MERCATO - "Noi non andiamo in Cina a fare favori a chi vuole guadagnare sulle nostre spalle. A meno che non piacciono ad Ancelotti, non stiamo pensando alle cessioni. Carlo e il figlio ci hanno detto che non vogliono più di un certo numeri di calciatori. Questo è un periodo di verifica, nessuno può dare una risposta. E' vero che Ancelotti con umiltà ha detto di voler far tesoro dell'esperienza acquisita dai giocatori. Visto che pagherebbero grandi cifre, allora sono dei top players. C'è tempo per mettere a punto una politica redditizia. I mercati si fanno anche in base a quanto gli altri si rinforzino. Sono contento di Ronaldo perché l'asse si sta spostando di nuovo verso l'Italia. Per me Ancelotti è il vero centravanti, è lui il colpo di cui quest'anno vado più orgoglioso".
CR7-JUVE - "Se uno dovesse seguire il calcio attraverso il desiderio dei tifosi non si vincerebbe mai nulla. La mossa di Ronaldo, magari Agnelli mi smentirà, è stata fatta per riaccendere l'entusiasmo dei tifosi dopo tanti anni di vittorie. Nel calcio, come nella vita, si sposa il riflettore dell'insuccesso su uno che non si può discutere: Cristiano Ronaldo. Io faccio i film e non posso dire a Ronaldo di venire per fare un film, mentre Marchionne può invitarlo a fare da testimonial per la Ferrari".
BILANCIO SCORSA STAGIONE - "Se non fossero successe determinate cose in campionato, forse avremmo potuto essere uno o due punti in più a fine campionato. L'unica cosa sulla quale ci sarebbe da fare un appunto è l'uscita dalle Coppe che ha fatto perdere al Napoli ben 15 milioni".
dai nostri inviati,
Mattia Di Gennaro, Armando Inneguale e Sabrina Uccello
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