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Lanna: “Mancini mi ha sorpreso, ha ereditato molto da Boskov ed Eriksson”

Tony Sarnataro

L'ex calciatore Marco Lanna ha rilasciato alcune dichiarazioni quest'oggi a 1 Station Radio su alcuni temi attuali del calcio italiano

L'ex calciatore Marco Lanna ha rilasciato alcune dichiarazioni quest'oggi a 1 Station Radiosu alcuni temi attuali del calcio italiano.

Le parole di Lanna

“Riuscimmo ad abbattere l’egemonia di Juventus, Milan e Napoli grazie al progetto del nostro presidente Mantovani. Dall’inizio degli anni ’80 iniziò a comprare i migliori giocatori sul mercato, costruì un’ossatura di tutta gente giovane che ebbe la possibilità di crescere con i giusti tempi e con un progetto chiaro e importante. I nostri stranieri non erano dei fuoriclasse come gli olandesi del Milan, i tedeschi dell’Inter o Maradona del Napoli, ma erano funzionali al progetto della squadra. I nostri italiani fenomenali e il gruppo coeso hanno fatto la differenza. Ci sentivamo una famiglia, Mantovani in un’intervista disse che non comprava i calciatori, ma gli uomini. Riuscì a costruire una squadra con valori e principi sani. Mancini? I suoi maestri sono stati Boskov e Eriksson. Nella gestione del gruppo, nel modo di comportarsi, credo abbia preso molto da loro. All’inizio credevo più in Vialli come allenatore che in Roberto ma mi sono ricreduto quando mi chiamò per allenarmi con lui a Firenze e capii che era cambiato. Era già un allenatore che insegnava calcio, prendeva difensori e attaccanti e spiegava i movimenti da fare. Aveva voglia di migliorare il materiale umano a disposizione. Ha preso l’Italia in un momento difficile, si pensava che i calciatori italiani non fossero più all’altezza e lui ha ridato fiducia. Aveva un progetto rischioso ma chiaro, ed è andato avanti senza ascoltare le critiche. Alla fine ha avuto ragione lui. Ha fatto un lavoro eccezionale, ha costruito un gruppo che non solo gioca bene a calcio ma che ha armonia. Questa Nazionale mi ricorda la nostra Sampdoria”.