Quest'oggi, Kakha Dgebuadze ha rilasciato un'intervista in esclusiva ai microfoni di Calciomercato.it. Il giornalista georgiano ha esaltato Kvara ed ha analizzato il suo impatto con il Napoli in una stagione da incorniciare.
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Dalla Georgia, il giornalista Dgebuadze: “Kvara a Napoli per la provvidenza”
Dgebuadze: "Kvara a Napoli si sente a casa, Spalletti è stato decisivo"
Di seguito le dichiarazioni del giornalista georgiano: "Impatto di Kvara risalto per la Georgia? "Non esagero se dico che le prestazioni di Kvaratskhelia a Napoli sono stati tra gli eventi più importanti della Georgia nel 2022. I georgiani sono molto appassionati di calcio e avere un calciatore georgiano sulle copertine dei principali quotidiani europei è qualcosa che ci rende orgogliosi. Inoltre, con Kvara anche quei georgiani che non hanno mai mostrato interesse per il calcio hanno iniziato a guardarlo. Non è il primo calciatore del nostro Paese a giocare in Serie A: prima c’è stato Kaladze che con il Milan ha vinto tutti i titoli possibili, rendendoci orgogliosi. Lui era un difensore, mentre Kvara è un attaccante: segna e fa segnare e questo genera emozioni diverse. Inoltre ha anche cambiato la vita di quei georgiani che vivono all’estero, soprattutto in Italia. Molti che vivono in Italia mi dicono che ora camminano a testa alta: solo il calcio e un grande calciatore possono fare una tale rivoluzione morale. Khvicha cambia la vita degli immigrati georgiani".
Sul soprannome "Kvaradona": "Ha dimostrato di avere il potenziale per essere un grande giocatore, ma ha ancora tanta strada da fare. Per il soprannome di Kvaradona fa ovviamente piacere, ma per diventare il secondo Maradona a Napoli non basta essere un buon giocatore o anche un leader: bisogna anche portare la felicità ai napoletani vincendo tornei importanti, primo fra tutti lo scudetto. Se questa squadra farà la storia, Kvara sarà uno di quei cavalieri che saranno sempre ricordati a Napoli".
Sull'interesse passato della Juve: "Kvara stesso ha confermato l’interesse di altre squadre, ma avendo l’offerta del Napoli non ha pensato ad altro. Voleva giocare in azzurro, forse è stata la provvidenza ad averlo portato a Napoli in questo momento storico, forse la mano di Dio lo ha portato al Napoli per scrivere una storia. Si sente a casa, ci sono molte somiglianze tra Napoli e Georgia. Per quanto riguarda la Juve, con tutto quel che sta succedendo a Torino, è stata una fortuna che non è andato lì".
Sul suo futuro: "Restare o meno a Napoli dipenderà dalla politica della dirigenza azzurra. Se vuole seguire una visione di sviluppo a lungo termine, mantenendo i leader e cercando di rendere la squadra competitiva anche a livello europeo, allora Kvara avrà buoni motivi per restarci. Per la sua crescita l’incontro con Spalletti è stato importante. Il calciatore di luglio e quello di oggi sono diversi: si nota come si è sviluppato tatticamente. Ora torna ad aiutare i compagni in difesa, dà la palla al compagno che è meglio posizionato. L’influenza di Spalletti è notevole".
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