Nell'anniversario del gol di Koulibaly all'Allianz Stadium di Torino nel 2018, è intervenuto Fulvio Marrucco a Radio Punto Nuovo. L'agente, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, ha commentato la gioia provata in quella notte di Aprile di 4 anni fa ed, inoltre, ha detto la sua sul rapporto delle nuove generazioni con il calcio.
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Marrucco: “Piansi al gol di Koulibaly contro la Juve! Oggi vedo disamore per Napoli”
Le dichiarazioni di Fulvio Marrucco a Radio Punto Nuovo
Marrucco: "Gol di Koulibaly contro la Juventus? Piansi, una gioia enorme"
Di seguito le dichiarazioni di Fulvio Marrucco a Radio Punto Nuovo:
"Il gol di Koulibaly nel 2018? Ero a casa con la mia famiglia, feci un urlo bestiale e piansi pure. All’epoca non lo conoscevo ancora. Una gioia incommensurabile che è stata poi spezzata da quanto successo una settimana dopo. Quello nel millennio nuovo è stato il momento più bello per un tifoso del Napoli. L’anno dopo, quando Koulibaly fece autogol, c’ero. Tre minuti di recupero. La Juve era alle corde e raramente presi tanti insulti come quella volta, ero in mezzo ai tifosi bianconeri".
Su come sia cambiato il modo di vivere il calcio
"Negli ultimi trent’anni è come se fossero passati tre secoli. Prima si viveva l’attesa, non si vedeva l’ora di andare allo stadio. Oggi si vive velocemente, ci sono tante offerte. Prima o andavi allo stadio o la partita non la vedevi, al massimo vedevi il secondo tempo registrato il secondo tempo o i gol su 90º Minuto. Con le nuove generazioni, i cosiddetti ‘malati’ in percentuale sono inferiori. Qualcuno dice che le partite sono troppo lunghe e i ragazzi preferiscono vedere gli highlights".
Sul disamore per Napoli
"Per Napoli c’è tanto disamore, sfiducia nei confronti dell’organizzazione. Oggi sono quattro anni da una giornata che per i tifosi del Napoli è stata epica, ma una settimana dopo ha smontato le illusioni di un popolo e non ha convinto assolutamente. Di conseguenza vedo e parlo con ragazzi che ridono e dicono "Non è una cosa seria". La mia generazione e quelle successive sentivano la napoletanità in maniera esagerata per un folle amore verso Napoli città, oggi le nuove generazioni sono cittadini del mondo. Questo nuovo corso del mondo ha cambiato il rapporto con qualsiasi cosa, con l’amore, con il modo di essere. Vedo gente allo stadio che non guarda la partita e fa i selfie".
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