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Chiariello: “Kim per me è insostituibile. Spalletti è il collante del Napoli”

Sara Ghezzi

Inoltre il noto giornalista ha così commentato il possibile approdo di Luis Enrique: "Credo che sia l’uomo giusto e penso che con lui si possa pensare davvero alla svolta"

Nel corso della trasmissione 'Un calcio alla Radio' in onda su Radio Napoli Centrale è intervenuto Umberto Chiariello. Il giornalista ha parlato del futuro di Kim e della panchina del Napoli che potrebbe vivere l'addio di Spalletti. Tra i nomi per sostituirlo c'è quello di Luis Enrique. A seguire le sue dichiarazioni.

"Kim per me è insostituibile. Spalletti è il collante del Napoli", il parere di Chiariello

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Sul ruolo del difensore: "La Fiorentina ha giocato molto meglio dell’Inter, ha delle ali interessanti, un buon centrocampo, se avesse un grande centravanti e un grande difensore potrebbe essere al completo. Italiano deve capire che quei tagli ad un centravanti non si possono concedere. Guardando la partita, riflettevo su quanto è cambiato il calcio. Beppe Bruscolotti non si sarebbe mai perso un taglio di Lautaro Martinez, è assurdo. In fase difensiva si sono persi i concetti di marcatura. Ecco perché Kim è merce rarissima, è ancora uno che scappa subito quando deve, sa capire quando è il momento di scegliere l’uomo anziché la palla. Sono molto preoccupato, per questo, della partenza di Kim, ammesso che sia vero".

Sul futuro del Napoli: "La mancanza di Spalletti, come collante, può influire sulla decisione di alcuni giocatori che avrebbero potuto fare un patto tra di loro di rimanere ancora un anno per provare a vincere ancora. Così, ognuno per sé e Dio per tutti. Il rischio c’è, a meno che non arrivi un allenatore molto carismatico con cui ripartire alla carica. Per questo, forse, De Laurentiiis sta facendo all-in su un ‘hombre vertical’. Credo che Luis Enrique sia l’uomo giusto e penso che con lui si possa pensare davvero alla svolta, anche se io, dal profondo del mio cuore e della mia mente, penso ancora che un colpo di scena finale possa esserci con Spalletti che resta in azzurro. L’ho criticato quando ho pensato fosse da criticare, l’ho osannato e difeso quando ho pensato ci fossero critiche inutili. Oggi rappresentava il collante, quindi o si dà linfa nuova oppure c’è il rischio che possano partite in tanti e tra questi, il più insostituibile, è il coreano, perché è un difensore come non se ne trovano più, se dovessi scegliere ‘Kim, Kim, Kim’, vorrei ancora sentirlo a lungo al Maradona".