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NAPLES, ITALY - JUNE 28: Orestis Karnezis of SSC Napoli before the Serie A match between SSC Napoli and SPAL at Stadio San Paolo on June 28, 2020 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
Intervenuto ai microfoni di Sport24, l'ex portiere del Napoli, oggi in forze al Lille, Orestis Karnezis si è raccontato. Di versi gli argomenti affrontati e tra questi il trasferimento al club francese e le emozioni vissute in maglia azzurra. L'estremo difensore ha raccontato il momento in cui la società ha comunicato la volontà di inserirlo nello scambio per Osimhen:
"Sono stato informato dal Napoli che ha chiamato me ed il mio allenatore. Mi ha informato dell'interesse di una squadra francese. Abbiamo parlato dei dettagli ed ho visto che era una sfida per me. Dopo pochi giorni ho ricevuto una chiamata da Luis Campos, il direttore tecnico del Lille che mi ha spiegato il loro progetto. Inserito nello scambio per Osimhen? Non posso saperlo. Sono stato chiamato perchè volevano un portiere esperto e hanno avuto il profilo che volevano. Abbiamo parlato e mi hanno convinto".
"Il Napoli mi ha regalato molta esperienza. Una squadra con un grande potenziale in tutto il mondo. È stato un grande piacere e onore giocare lì. Vivere in quella città è molto speciale. La prima cosa che viene in mente è la passione che la gente ha per la squadra. Trattano i calciatori come qualcosa di molto speciale. Questo è qualcosa che non dimentichi facilmente.
Maradona? Maradona è rimasto al Napoli in un periodo in cui ha vinto il campionato, ha giocato in Europa, ha scritto la storia. Ha lasciato il segno in modo chiaro. Generazioni e generazioni lo hanno come Dio. Battezzano i loro figli e danno loro il nome di Diego.
Ammutinamento? E 'stato un periodo difficile. Tutto è iniziato a novembre, abbiamo avuto molti risultati negativi. Quando le cose non vanno bene, di solito è così. Non abbiamo accettato la richiesta della società e così è iniziata la crisi. Con noi c'era Ancelotti e poi è arrivato Gattuso".
De Laurentiis? Ha comprato il Napoli molti anni fa, quando la squadra non stava bene. Ha investito, ha portato allenatori e giocatori. La squadra ha giocato un calcio attraente ed è arrivata vicino alla vittoria del campionato. Con lui il Napoli ha fatto passi avanti.
Napoli? Tutti mi hanno trattato molto bene. Tutta la squadra e li ringrazio molto. Sono andato al Napoli perché c'era Nista, l'allenatore dei portieri con cui ho lavorato all'Udinese. Volevano scommettere su Meret ed un portiere ancora più esperto. La posizione del portiere è ovviamente speciale. Non è facile cambiare, il portiere deve sapere se deve giocare oppure no. Vorrei ringraziare l'altro allenatore dei portieri, Roberto Perone, che è sempre stato lì per aiutare ed essere pronto ogni volta che ne aveva bisogno.
Un episodio? Non puoi camminare per la città dalla gioia e dall'apoteosi che ricevi dalla gente.
Manolas? Uscivamo ogni volta che potevamo.
Ancelotti e Gattuso? Il primo ha molta esperienza ed è calmo e rilassato. Gattuso è un allenatore molto bravo, ben congegnato, un uomo molto intelligente. Abbiamo parlato tante volte e lo ringrazio per il suo atteggiamento nei miei confronti"
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