Il nuovo difensore del Napoli, Juan Jesus, si presenta alla piazza napoletana tramite una ricca e interessante intervista ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli durante Radio Goal. Tantissimi i temi trattati, dalla sua esperienza a Roma, fatta di alcune ombre e punti oscuri, fino al presente e agli obiettivi col Napoli.
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Juan Jesus: “Alla Roma mai infortunato ma non mi facevano giocare. Napoli-Juve? Jammo jà”
All'età di 30 anni Juan Jesus, da svincolato, accetta la sfida Napoli e giunge all'ombra del Vesuvio agli ordini di Luciano Spalletti
Juan Jesus: "Spalletti è un padre. Roma? Non sono mai stato infortunato"
Di seguito l'intervista del difensore Juan Jesus ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli:
"Qui mi trovo davvero bene. Già conoscevo alcuni ragazzi perché sono stati miei avversari e sapevo che fossero dei bravi ragazzi. Mi hanno accorto tutti benissimo, mi sento a casa. Proverà a dare una mano alla squadra e ad aiutare il mister. Sono convinto sarà una bella esperienza".
Su Spalletti
"Il mister ci trasmette serenità e personalità, nell'ultimo periodo non ho vissuto tanto così. Spalletti ti dice sempre le cose, è quasi come se fosse un padre. Conosce molto bene le nostre qualità e vuole ottenere sempre il massimo da noi".
Sull'esperienza a Roma
"Perché ho giocato così poco alla Roma? Onestamente non lo so. Io non sono mai stato infortunato eppure uscivano voci su miei miei presunti infortuni ma non era affatto vero! Non ho nulla contro la Roma o contro qualcuno, mi limito soltanto a dire quanto è successo, i fatti. Tutti quelli che mi conoscono mi conoscono come persona e come professionista. Io ho sempre fatto il mio, arrivavo prima agli allenamenti e andavo via dopo. Se guardiamo le partite che ho fatto ho sempre dato il mio apporto, non sono mai cresciuto di peso che è una cosa che potrebbe capitare a chi non gioca...".
Su Napoli-Juve
"Se "jammo ja" è il titolo giusto per Napoli-Juve? In questo mi ha aiutato un amico napoletano che ho da anni... e dico che "jammo ja" è perfetto anche per questa partita, ci dà la carica. Se quanto quanto sia importante per i tifosi questa partita? L'ho vista tante volte e sapevo che era una partita diversa, si vede che è sentita da tutti, dalla città al mister fino ai ragazzi. Non si può mai abbassare la guardia con avversari di questo tipo. Loro faranno la loro partita ma anche noi la faremo seppur rispettandoli".
Su come sta il Napoli
"Stiamo bene, abbiamo fatto allenamenti importanti, l'ultima amichevole è stata utile per acquisire minuti, specialmente per me che non ho fatto la preparazione. Per me è stato importante mettere benzina nelle gambe. Arriviamo bene a Napoli-Juve, alcuni ragazzi sono anche tornati prima dalle Nazionali per preparare al meglio questo match".
Su Koulibaly
"Kalidou è fortissimo, sono 6-7 anni che sta facendo bene. L'anno scorso ha avuto un infortunio ma resta fortissimo: ha tecnica, forza fisica, ci trasmette la sua leadership".
Sugli attaccanti
"Abbiamo un attacco molto forte. Ounas per esempio ha una velocità incredibile, cambia passo e ritmo improvvisamente, è davvero forte. Anche Insigne ovviamente è fortissimo ed è un vero leader, ma anche Mertens. Entrambi sono due giocatori importantissimi e fanno bene allo spogliatoio".
Sul vincere un trofeo
"Squadra che può vincere qualcosa in stagione? Certo. Quando giochi in grandi squadre devi sempre ambire a vincere qualcosa e quest'anno non è diverso. È arrivato Spalletti, sono rimasti Petagna e Ounas, sono arrivato io, poi è arrivato Anguissa... quindi ce la metteremo tutta per vincere qualcosa".
Un ultimo messaggio per la piazza
"Il mio impegno e la mia professionalità saranno sempre al 100% per il rispetto che nutro per i tifosi, i miei compagni e il mister. Voglio lasciare un ultimo messaggio, un messaggio che mi ha sempre detto Spalletti: è importante vincere ma è soprattutto importante essere delle brave persone".
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