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Mark Iuliano: “Niente Champions per la Juve, ma Pirlo non è il solo responsabile”

Giovanni Ibello

“Tutino da A? L’ha conquistata sul campo, giusto che affronti questa esperienza. Le caratteristiche per fare bene le ha, inoltre la Serie A odierna non è più la stessa, il livello è più abbordabile – queste le parole di Mark...

“Tutino da A? L’ha conquistata sul campo, giusto che affronti questa esperienza. Le caratteristiche per fare bene le ha, inoltre la Serie A odierna non è più la stessa, il livello è più abbordabile - queste le parole di Mark Iuliano, allenatore ed ex calciatore, fra le tante, di Juventus e Udinese, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. De Paul da Napoli? Potrebbe fare bene ovunque. È un calciatore con tanta tecnica, carattere, è il primo a difendere e a volere palla nei momenti più difficili. La squadra si appoggia molto su di lui.

Quando arrivò ad Udine, avrebbe dovuto operarsima non sembrava: lo schierammo in campo subito e ci fece vincere la partita. È pronto già da tempo per un big. Musso? Anche lui è da grande squadra, ha delle potenzialità incredibili: struttura fisica importante, tecnica ed è bravo anche con i piedi. Barak da Napoli? Gli azzurri sono una grande squadra, è sicuramente un buon giocatore che in rosa non hanno, ma non ti fa la differenza. Se il tuo obiettivo è arrivare in Champions o vincere qualcosa, hai bisogno di calciatori internazionali e di esperienza, altrimenti resti sempre nella tua dimensione.

Iuliano a 1 Station Radio

Anche Gasperini, ad esempio, ha una squadra squadra, ma non può arrivare oltre a ciò che ha fatto perché non ha quel giocatore che ti porta a vincere. Spalletti o Gattuso al Napoli? Come si può non dire Rino. De Laurentiis gli ha chiesto di arrivare in Champions, non lo Scudetto, ed è lì a lottare per questo obiettivo. La squadra ha avuto più bassi delle altre, ma è stato capace di restare sul pezzo e riportarli in alto. Oltre alla riconferma, meriterebbe un premio per ciò che sta facendo. Ha formato e aiutato a crescere anche giocatori come Osimhen, il quale era considerato un fallimento, fino a poco tempo fa, ed ora sta facendo bene.

Non dimentichiamo che ha dovuto giocare per la prima parte del campionato con Petagna, buonissimo giocatore ma statico e non adatto al suo gioco. Juventus? Per come stanno giocando, se non dovesse arrivare in Champions non sarebbe uno scandalo. È la fine di un ciclo, alcuni non riescono a rendere più come in passato, altri non sono adatti al gioco dell’allenatore e quest’ultimo, forse, non è adatto alla squadra. Stagione sotto le aspettative, ma dopo 9 anni di Scudetti ci può stare. Pirlo? Forse non era il momento per lui di prendersi una panchina così bollente, ma le responsabilità non sono solo sue e dei calciatori: alcuni problemi la Juventus li aveva già da tempo, e a fare determinate scelte è la dirigenza.

Dunque, quest’ultima, dovrebbe essere la prima a essere messa sul banco degli imputati. Cristiano Ronaldo? Se non ci fosse stato CR7, i bianconeri sarebbero ancora più giù in classifica. Ha portato la baracca avanti da solo, non possiamo aspettarci che dribbli tre giocatori ogni volta. Forse, Pirlo andava accompagnato anche da un vice di esperienza, perché, ad oggi, la squadra non esprime alcun tipo di calcio, non ha idee”.