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Spalletti: “Ogni risultato per noi fa la differenza, bisogna distruggersi sul campo”

Mattia Fele

L'analisi di Spalletti, coi piedi per terra

Luciano Spalletti, tecnico del Napoli, è intervenuto ai microfoni di DAZN nel post-gara di Napoli-Cremonese, gara giocatasi al Maradona alle 20:45 questa sera. Focus del suo intervento l'analisi della partita suddetta e il futuro, con riferimenti allo Scudetto soltanto accennati.

Spalletti a DAZN

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"Qui sul pezzo ci tiene la nostra città, i nostri tifosi, la nostra possibilità di fare delle cose importanti. Perché tutti percepiscono (forse anche troppo) la voglia di vincere, di fare qualcosa di importante. Nel primo tempo ci siamo un po' innervositi su qualche palla persa e ce la siamo resa difficile, perché la Cremonese ci ha fatto perdere energie e corse su questi quinti molto larghi. Hanno messo tante palle in area proprio per questa nostra difficoltà a tenere palla che è un po' la nostra cifra. Nel secondo tempo molto meglio, siamo stati più tranquilli e ordinati e ho applaudito: è quello ciò che dobbiamo fare".

Sull'agonismo dei calciatori e l'atteggiamento giusto

"La disponibilità è totale in questo momento qui, perché abbiamo bravi ragazzi e ottimi professionisti. Si allenano tutti bene, spendono tutti corse per aiutare la squadra. Devono essere pronti a distruggersi sul campo per un risultato perché un risultato può fare la differenza per noi".

Su Osimhen e sulle proteste

"È migliorato in tante cose. Per esempio sulle proteste bisogna sempre restare tutti ordinati: quello che ci dà l'arbitro è quello che ci spetta. Non bisogna reagire. Oggi per esempio su un intervento di uno di loro si poteva protestare in modo veemente, e a volte certi episodi ti bloccano e pensi solo a quello, non riesci ad andare avanti. Se ci si sofferma a perdere tempo su queste cose si possono perdere energie che devono essere messe nel segnare il secondo gol".

Su Elmas

"La chiave è il modo di allenarsi, sempre. Domani mattina ci alleniamo perché giochiamo venerdì: se non sviluppano un buon allenamento quelli che non hanno giocato, mettendosi al pari degli altri, ci mancherà qualcosa nella prossima gara. Se nell'allenamento si impegnano, viene più alto il livello dell'allenamento e ci si abitua a quel livello. Ecco, quello non permette di farci trovare sorprese quando andiamo contro gli avversari in Europa o altrove".

Sulla Champions

"Io lo so qual è il vostro gioco! (ride ndr). Noi dobbiamo fare partita dopo partita: questo fatto di che ci facciano pensare che sia già vinto, che si possa pensare ad altro, che ci siano delle cose che andranno a posto da sé: no! Il cervello nostro dipende da come gli mandiamo segnali, si ragiona come vogliamo noi. L'attenzione al dettaglio del giorno dopo è la cosa più importante. Compleanno di Kvara? I calciatori hanno un rapporto... ieri a mezzanotte gli hanno fatto gli auguri su uno dei gruppi whatsapp. È un sintomo del clima che c'è..."