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Mauro Icardi è a secco di gol in campionato da quasi due mesi. Nel prossimo impegno incontrerà il Napoli, sua vittima preferita, a San Siro e spera di spezzare questo tabù affidandosi alla cabala:
"Deve rimettersi in pari, o quantomeno esorcizzare il fantasma. Questo Napoli ferito dai quattro gol di sabato contro la Roma, è avversario da grande serata. Di quelle che infiammano anche uno come Icardi, che nel 2015 segnava agli azzurri durante il campionato chiuso col titolo di capo-cannoniere della serie A. Era la gara di ritorno - terminata 2-2 come un girone prima - e l'argentino al San Paolo realizzava su rigore uno dei suoi due gol in carriera al Napoli. Che è anche la squadra più affrontata da Icardi. Dodici volte, appunto, con un’altra sola gioia, nell'aprile del 2016. Triplicata, in quel caso, perché l'exploit riguardava un'Inter - vittoriosa 2-0, coi rivali alla volata finale della corsa scudetto con la Juve, come stavolta - che l'argentino trascinò con un gol e un assist per Brozovic.
Che sia di buon auspicio, visto che domenica lo scenario sarà simile ad allora? Il parallelo stuzzica, l'Inter non può lasciare per strada altri punti visti gli impegni abbordabili di Roma e Lazio. Fare gol al Napoli, per Icardi, è anche il modo di rispondere a distanza alle precise stilettate che periodicamente gli lancia Maradona: il capitano interista è sempre nel mirino del Pibe. Ora il bomber di Spalletti si prepara a sprigionare la voglia di gol: lontano dai guai all'adduttore che lo hanno condizionato nell'ultimo mese. Sembrava dovesse rientrare col Bologna, invece è servito altro tempo. La missione del centesimo gol lo attende".
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