Calcio Napoli 1926
I migliori video scelti dal nostro canale

ultimissime calcio napoli

Corbo: “Insigne non ha fornito la sua solita assistenza a sinistra”

insigne

L'analisi del noto giornalista su "La Repubblica"

Enrico Esposito

Antonio Corbo, noto giornalista, ha focalizzato la sua attenzione anche su Lorenzo Insigne nel suo consueto editoriale su La Repubblica. Gli uomini di Spallettihanno ancora una volta subito una sconfitta casalinga davanti ai propri tifosi.

L'analisi di Corbo

insigne

Di seguito l'editoriale di Antonio Corbo:

"Due che non giocano saltano al centro della scena. Orsato vuol dimostrare come dirige un arbitro autoritario e di stile internazionale. Boccia due richieste di rigore, prima al Milan poi al Napoli, elevando il livello dello scontro. Ma imprime anche linea severa distribuendo ammonizioni che intimidiscono i difensori centrali del Napoli, prima Koulibaly poi Rrahmani. L’altro protagonista diventa Pioli, non solo perché il suo battibecco sfrontato con Orsato gli vale un giallo, ma perché indovina la prima mossa. Il Milan subisce il Napoli solo nei primi minuti, ma Pioli interviene modificando in corso il modulo".

L'intuizione di Pioli

"Gli basta arretrare Kessie che è sperso sulla trequarti per controllare da vicino Lobotka, il piccolo transistor che dovrebbe tenere acceso il gioco del Napoli. Evidente il passaggio dal 4-2-3-1 al 4-3-3 con Kessie che si mette in linea con un possente e lucido Bennacer e con Tonali che in tono minore segue Zielinski. I due quasi si elidono nel primo tempo. Diventa una partita tattica, opaca e intensa, ma con il Napoli subalterno. È numericamente inferiore al centro, nel vortice del gioco, proprio perché la posizione di Kessie consolida nella zona nevralgica del traffico lo spessore del Milan".

Le chiave di volta trovate da Pioli

"Diventano troppe le chiavi del gioco strette fra le mani di Pioli. La prima è la coesione del Milan nel dominio del centrocampo, poi la potenza travolgente di Theo Hernandez sulla corsia sinistra e la mobilità di Calabria sul destro, difensore che avanza spavaldo non trovando dalle sue parti un argine in Insigne che si accentra come usa da tempo, la terza è l’effervescenza di Leao sulla sinistra del Milan, il portoghese è molto insidioso, ma per fortuna del Napoli eccede in egoismo, finendo per svanire come volute di fumo".

Le difficoltà del Napoli

"Il Napoli ha difficoltà nelle uscite. Il peso è tutto sulla difesa, dove svettano Di Lorenzo e Rrahmani. Interrompe a malapena il prevalere del Milan per lanciare Osinhen costretto a combattere in disperata e coraggiosa solitudine. Gli manca l’assistenza di Insigne che lontano dalla sua antica zona operativa, la sinistra, si limita a qualche colpo di pennello al centro da rifinitore inquieto e irrisolto. Dopo il gol di Giroud, al termine di correzioni e rimpalli con una difesa condizionata dalle ammonizioni, Spalletti chiede al capitano di uscire. Né Insigne, né Politano, né Zielinski sono pari al vigore di Osimhen".

I cambi azzurri non hanno dato la scossa

"Spalletti rassegnato ritira Insigne. Decisione che debilita oltre misura il capitano, ormai in rampa di lancio per il Canada e solo di passaggio nella zona scudetto del suo campionato italiano. Fa rientrare anche Politano per Ounas, Fabian per Mertens, nel finale anche Lobotka e Zielinski. Accolti come spiragli di luce dai quarantamila, danno una forte scossa Ounas e solo qualche sussulto Mertens e Lozano. Può essere l’addio allo scudetto, occorre una svolta con scelte drastiche. Insigne rifinitore e Zielinski marcatore si annullano. Spalletti ha provato a far sognare l’immortalità per eccitare una squadra che forse gli sembrava spenta, ma anche a invocare Diego, che riposi in pace. Mancano 10 partite. D’ora in poi: meno spazio alle parole, più alla concretezza".

tutte le notizie di