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Un incubo senza fine. Una stagione dopo l'infortunio al ginocchio sinistro, incredibilmente proprio nello stesso periodo, Arek Milik sembra ormai rassegnato a rivivere lo stesso calvario per quello destro. Il movimento innaturale del ginocchio nel finale di gara con la Spal, nonostante il suo ottimismo nel post-partita ("non è come l'altra volta"), gli costerà quest'oggi un altro intervento per probabilmente ricostruire del tutto il legamento crociato anteriore.
"Dall'infortunio sono tornato più forte, come giocatore e soprattutto come uomo, nella testa" le sue parole in conferenza stampa prima del match con lo Shakhtar, che ora suonerebbero come una spinta in un momento di assoluto sconforto pensando al lungo, lunghissimo percorso per ritrovare la maglia azzurra, ma a questo punto soprattutto quello della sua Polonia per il Mondiale in coppia con Lewandowski che è da sempre un suo obiettivo. Se per il bomber polacco classe '94 gli spettri sono gli stessi di un anno fa, per il Napoli lo scenario è un po' diverso.
Rispetto ad allora Milik non si può di certo considerare un titolare e non bisognerà intavolare frettolosamente trattative sul mercato perchè a gennaio arriverà Inglese dal Chievo, acquistato già a fine mercato e lasciato in prestito ai gialloblù. L'ex Ajax rappresentava però l'alternativa a Mertens ed in generale la prima carta da giocare per Sarri per cambiare le partite. Fino a gennaio ci saranno 18 gare tra le varie comptizioni, Mertens non potrà giocarle tutte e bisognerà reinventarsi nuove soluzioni anche per il cosiddetto 'turnover a gara iniziata' praticato da Sarri per risparmiarlo nei 20-30 minuti finali.
L'unico giocatore in grado di agire da falso nove è Callejon, non a caso provato come il belga al momento del primo infortunio di Milik. Per avere all'occorrenza lì lo spagnolo, però, bisognerà sostituirlo a destra dove le scelte non mancano e sono principalmente tre: Giaccherini quella più immediata per Sarri, per conoscenza dei movimenti ed esperienza, il talentuoso '96 Ounas che ha caratteristiche più di uno contro uno e tiro, e la variante Rog con caratteristiche più di forza, intensità eprogressione. Da domani col Feyenoord, nelle scelte per la panchina (in Europa non c'è quella allargata come in Italia) e nei cambi agli attaccanti, Sarri scoprirà le prime carte. Tmw.
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