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Iachini: “Rigore? Maglia trattenuta, dobbiamo accettare la decisione. Noi in partita fino alla fine”

Mattia Fele

Cambia e riscrive la storia il Napoli di Gattuso. Gli azzurri hanno espugnato l’Artemio Franchi di Firenze con un netto 2-0, siglato dal rigore (sbagliato, ma ribattuto in rete) di Lorenzo Insigne e da una deviazione su tiro di Zielinski (ma...

Cambia e riscrive la storia il Napoli di Gattuso. Gli azzurri hanno espugnato l'Artemio Franchi di Firenze con un netto 2-0, siglato dal rigore (sbagliato, ma ribattuto in rete) di Lorenzo Insigne e da una deviazione su tiro di Zielinski (ma grandissima l'apertura di Osimhen che ha portato poi alla conclusione, ndr). Una prestazione di forza e convinzione: sono solo 3 ora i punti che mancano al Napoli per l'ottenimento della Champions League, con conseguente esclusione della Juventus dai giochi. Al termine della gara è intervenuto ai microfoni di DAZN Beppe Iachini, tecnico dei Viola.

Iachini: “Rigore? Episodio determinante, ma lo accettiamo"

Beppe Iachini, tecnico Viola ha parlato nel post-partita di Fiorentina-Napoli:

Volevamo fare una buona partita. Oggi sul piano della compattezza abbiamo fatto bene concedendo pochissimo, ma abbiamo sbagliato qualche passaggio di troppo nelle uscite. D'altronde è la terza partita in una settimana, si è fatta sentire la fatica. Peccato, perché la partita ha preso binari diversi per l'episodio del rigore, prima eravamo lì a giocarcela. 

Sul rigore

In effetti la maglia è tirata, forse è stato un po' accentuato, non saprei. Di sicuro è stato determinante, ma dobbiamo accettare questa decisione. Avremmo potuto avere occasioni in seguito. Avevamo preparato la partita per essere ancora più incisivi, ma ci sono mancate le energie anche a causa del giorno in meno di riposo rispetto al Napoli. Dovevamo essere bravi a legare, ci è mancato un po' questo. Il Napoli senza quel rigore avrebbe dovuto forzare, noi avremmo avuto spazi da sfruttare, il piano era quello. Abbiamo messo due mezzali offensive per andare ad attaccarli come abbiamo fatto con la Lazio, ma non siamo riusciti a sviluppare completamente quello che abbiamo preparato. A fine campionato è difficile anche trovare le motivazioni, ma siamo stati nella partita fino alla fine.

Sulla salvezza raggiunta

Ieri in sede di preparazione alla partita, dopo la seduta video, è entrata la dirigenza con tutto lo staff e la squadra ha voluto regalarmi una maglia. C'era timore, ma siamo riusciti a raggiungere l'obiettivo a tre partite dalla fine, il nostro lavoro ci ha portato a fare punti velocemente. Quell'applauso da parte di tutti non potrò mai dimenticarlo. Sono contento di aver dato un contributo. 

Sul futuro

C'è un tempo per arrivare e un tempo per andare. Era giusto che la Fiorentina andasse avanti. Vado via non perché non sto bene qui, ma perché a livello emotivo c'è una partecipazione enorme. La Fiorentina per me non è una squadra normale. Giusto salutarsi con un ottimo lavoro.