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Hagi: “Il Napoli può giocarsela con il Barcellona, gli azzurri hanno già battuto il Liverpool”

Domenico D'Ausilio

Gheorghe Hagi si è soffermato sulla sfida tra Napoli e Barcellona in Champions a Il Mattino

Gheorghe Hagi, storico capitano della nazionale rumena e ora allenatore del Viitorul Constanța, ha rilasciato un'intervista ai microfoni de Il Mattino, soffermandosi sulla sfida di Champions tra Napoli e Barcellona.

Napoli-Barcellona, il commento di Hagi

"Si tratta di due squadre piene zeppe di talento. Hanno tanti giocatori con grande tecnica e a entrambe piace avere il possesso della palla oltre che giocare a calcio. Ecco perché penso che quella di martedì prossimo sarà una bella partita. È chiaro che il Barcellona ha più esperienza internazionale ed è più abituato a giocare partite del genere in Europa".

Sul Napoli

"Gli azzurri hanno fatto vedere già in passato di potersela giocare contro tutte. D'altra parte in questa stagione hanno battuto il Liverpool, che è la migliore in Europa. Ho visto dal vivo la partita di andata in Belgio con il Genk e ho notato subito che il Napoli è una big europea. Mi ha colpito per la sua incredibile qualità, anche se il Genk ha fatto una bella gara all'andata e nell'arco della ripresa hanno giocato quasi alla pari. Insigne e Mertens sono fortissimi, così come Fabian Ruiz. Poi mi piace molto anche Koulibaly perché è forte e rapido. Forse io gli avrei dato parecchio fastidio, perché ero molto rapido".

Sul Barcellona

"In Champions i grandi giocatori mettono da parte le problematiche esterne e sanno concentrarsi. Pensano solo alla partita tanto più che questa sarà importante anche per l'identità e l'orgoglio del club. Peserà l'assenza di Suarez perché in attacco manca un numero 9 che apra spazi per Messi e per l'argentino sarà più difficile. Hanno tanti giocatori con tanta esperienza ma mi è sempre piaciuto molto Rakitic perché è un centrocampista completo: sa fare tutti i ruoli in mezzo al campo e poi è molto dotato tecnicamente".

Sul San Paolo

"Quello stadio mi riporta alla sfida del 1990 contro Maradona, oltre a quelle giocate con la maglia del Brescia. Ricordo uno stadio caldissimo, molto sudamericano. Giocare all'andata lì può essere un vantaggio per il Napoli, ma non può bastare: gli azzurri dovranno giocare al massimo".