Mattia Grassani, avvocato della Napoli, è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli per fare il punto della situazione sul taglio degli stipendi e la crisi del calcio a causa del coronavirus.
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L’avv. Grassani: “Il taglio stipendi andava discusso in modo sindacale, la Juventus ha rotto il fronte. Non si può essere individualisti”
Mattia Grassani, avvocato della Napoli, è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli per fare il punto della situazione sul taglio degli stipendi e la crisi del calcio a causa del coronavirus. Di seguito le sue parole: “Per quanto...
Di seguito le sue parole: "Per quanto riguarda il taglio stipendi sancito dalla Juventus coi suoi calciatori, credo che il taglio vada discusso in maniera sindacale. Nessuna negoziazione tra società e calciatori, ma insieme. Adesso, ad esempio, ci sono 19 club di Serie A che devono affrontare questo problema e uno solo che già l'ha risolto. Ci sono le Leghe di categoria e le rappresentanze sindacali di calciatori e di allenatori.
Se queste componenti si siedono attorno ad un tavolo e stabiliscono delle percentuali fisse, magari che variano da categoria a categoria, facendo un protocollo d’intesa, il compito diventa più semplice e si evitano rischi di trattamenti differenti."
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"Da questo tsunami se ne esce soltanto anteponendo alla logica degli interessi individuali - prosegue Grassani - la logica di sistema, e un obiettivo comune da raggiungere. Bisogna fare impresa di sistema. Un club che chiude un accordo con i propri calciatori di riduzione degli emolumenti rompe il fronte e crea una strada. Il ministro ha assunto una posizione istituzionale facendo riferimento a tutto il calcio e la Federazione a sua volta tutela i propri interessi. Serve un approccio da pompiere, non da incendiari."
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