Calcio Napoli 1926
I migliori video scelti dal nostro canale

ultimissime calcio napoli

“Calcio bello, ma pure infame! Azzurri mortificati al primo errore, ma c’è da dire una cosa in particolare”

(Getty Images)

Ciccio Marolda, decano del giornalismo napoletano, ha affrontato il tema Genoa Napoli sulle pagine di Calciomercato.com. Ecco un estratto dell’analisi a firma del noto collega (clicca qui per leggere l’articolo completo): “Calcio...

Giovanni Ibello

Ciccio Marolda, decano del giornalismo napoletano, ha affrontato il tema Genoa Napoli sulle pagine di Calciomercato.com. Ecco un estratto dell'analisi a firma del noto collega (clicca qui per leggere l'articolo completo): "Calcio bello. Calcio pure infame, però. Il Napoli della volontà e del coraggio mortificato al primo errore. Grave errore, però. E allora si ricomincia. Il Napoli palleggia - ma non con la leggerezza d’animo di prima -, attacca, tira da lontano ma è il Genoa che al secondo tentativo sa anche raddoppiare. E stavolta se lo costruisce il gol, il Genoa.

"Genoa Napoli, calcio bello... calcio infame!"

 getty

Ventuno passaggi in meno di un minuto e mezzo; palla che va due volte da destra e sinistra e viceversa e poi buco del Napoli in mezzo ai soliti centrali di difesa, dove s’insinua un’altra volta Pandev che, pescato da Zajc, segna ancora. Da dodici partite non segnava Pandev. Da dodici partite, però, non trovava due centrali così polli. Così male assortiti. Così improvvisati. Così “generosi”, insomma.

Ma Gattuso non ci sta. Infatti, poco dopo l’avvio della ripresa cambia tutto. Gli bastano Osimhen per Petagna e Insigne per Zielinski per disegnare un’altra squadra. Ancora un quattro-tre-tre, ma con la novità assoluta di Politano interno a destra. Napoli più vivace? Forse sì. Napoli più pericoloso? Anche. Certo, a Perin vengono i brividi su un sinistro a giro di Politano (58’) fuori di così, ma tutto sommato il Genoa va per la sua strada con tranquillità: limita gli spazi agli attaccanti azzurri e di conseguenza pure i rischi. Come dire che accetta la pressione azzurra, ma si sente preparato ad affrontarla. Ed è pure sereno e misurato nel palleggio. Del resto, con due gol di vantaggio gli riescono meglio le giocate.