La Gazzetta dello Sport analizza il rendimento degli arbitri di Serie A. Ecco quanto del fondo a firma del collega Andrea Di Caro, è stato evidenziato da CalcioNapoli1926.it. Il giornalista sostiene, non a torto, che spesso alcuni giovani arbitri risultano più affidabili di quelli anziani. Di seguito un estratto:
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La Gazzetta a gamba tesa sugli arbitri: “Ora fischi chi è più in forma”
"Ora fischi chi è più in forma". Il fondo di Andrea Di Caro
Caos arbitri, Rocchi deve fare qualcosa
Che sarebbe stata una stagione difficile per gli arbitri lo si sapeva da prima che cominciasse. Il livello medio non è alto, tra quelli più esperti (Orsato, Doveri, Irrati, Mariani, Valeri, Chiffi, Di Bello, gli stessi Massa e Guida) ci sono elementi di buon livello, ma nessuno in grado di raccogliere le eredità dei vari Collina, Rizzoli e Rocchi stesso. Nessuno che dia la certezza di un sabato o una domenica senza rischi. Anche per questo una delle richieste fatte a Rocchi al momento di affidargli il ruolo di designatore è stata quella di lanciare dei giovani per permettere il necessario ricambio generazionale: impegno che lo stesso Rocchi ha portato avanti, con alterne fortune, durante quasi tutta la stagione.
Fourneau giovane interessante
Forse Rocchi ha voluto affrettare i tempi proprio per accelerare il ricambio. C’è da dire però che, nonostante qualche errore, gli esperimenti hanno fatto crescere una nidiata di giovani interessanti. Difficile prevedere se qualcuno diventerà un top, ma ci sono margini per delle buone carriere. I numeri e i voti della Gazzetta, che non sempre è generosa verso i fischietti (il 6 o 6,5 sono già una promozione e i 7 e gli 8 in pagella si usano più per i giocatori che per gli arbitri) dimostrano che ci sono giovani di qualità. Tra i migliori finora Sozza, Dionisi, Marinelli, Sacchi, Ayroldi, Massimi, Forneau, Rapuano. Pronti, con voglia di crescere, apprendere e forse più liberi di testa, rispetto ad alcuni colleghi più anziani, certo più smaliziati ma anche spesso al centro di polemiche per errori o gestioni un po’ permalose dei cartellini. In sintesi: certi arbitri esperti non sono migliori dei giovani, anzi...
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