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Gavillucci, il legale: "C’è un accanimento dipeso dalla troppa autorità. Stipendi arbitrali? Ridicoli"

Redazione

Gavillucci, il legale: "C'è un accanimento dipeso dalla troppa autorità. Stipendi arbitrali? Ridicoli"

In diretta a ‘Un Calcio Alla Radio’, trasmissione in onda su Radio CRC, è intervenuto Gianluca Ciotti, avvocato Gavillucci:

Frattini non ha emesso una sentenza? L’AIA dopo averlo reintegrato ha presentato ricorso al Collegio di Garanzia Dello Sport, con un‘istanza che si è inserito tra la convocazione al raduno e il raduno stesso, bloccando la partecipazione di Claudio al raduno. Accanimento perché? Non si tratta di giustizia negata, non è una sentenza, ma un provvedimento interlocutorio che ha dei motivi che posso astrattamente condividere. Sull’accanimento noi abbiamo fatto una questione di diritto e dobbiamo distinguere tra autonomia e serenità. Nessuno vuole togliere l’autonomia a nessuno, qualcuno invece vuole imporre una sovranità. La sovranità si esercita non rispettando quelli che sono i principi fondamentali. La dicotomia è tra autonomia e sovranità, che alcuni vogliono ottenere o mantenere. Non abbiamo capito quale sia il motivo del ricorso. Sistema di potere? Io sono un uomo di diritto e contro le ipotesi di complotti. Noi accettiamo le decisioni di qualsiasi organo di giudizio come abbiamo sempre fatto. La cosa che ci infastidisce è che qualcuno spacci l’autonomia per sovranità. Stipendi arbitrali? Conosco l’ambiente arbitrale e i sacrifici che fanno per arrivare lì e sono somme ridicole per il mondo che gira intorno. Se un arbitro per un errore in una partita deve avere la scorta sotto casa, queste somme sono ridicole. I calciatori che sono loro omologhi, hanno tutte le garanzie giuste e legittime. AIA sotto la FIGC? Si arriverà. Io non faccio politica arbitrale. Giudizio in commissione di garanzia del Coni? L’11 marzo, l’udienza è pubblica”.