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(Getty Images)
Il Napoli di Gattuso dopo la vittoria di sabato è ormai proiettato all'imminente impegno di Europa League in terra spagnola contro il Granada. Gattuso ha gli uomini contati ma ha più volte ribadito in questi giorni ai suoi ragazzi che non vuole attenuanti. Del prosieguo della stagione azzurra ne ha parlato l'autorevole giornalista Marco Bucciantini a “Il Sogno Nel Cuore” su Radio 1 Station
"Granada-Napoli? Gli azzurri sono corti sia in difesa che in attacco, a causa dei numerosi infortuni. In queste situazioni bisogna fare un sacrificio enorme per gettare il cuore oltre l’ostacolo, ma ovviamente si perde tanto dal punto di vista della qualità. Per fortuna Gattuso ha recuperato Osimhen, anche se non è al 100%. In un momento così difficile, un uomo come Rino fa la differenza, grazie alla sua dote di creare e compattare il gruppo, così come successo sabato sera contro la Juventus. Se i giocatori non avessero giocato per lui, non sarebbe arrivata la vittoria. In mezzo a tutta la maleducazione che alberga in Serie A, è necessario avere un uomo come Rino Gattuso: l’intelligenza e la sincerità di cui è dotato sono qualità importanti, che possono migliorare tutto il movimento calcistico italiano. Non so se allenerà il Napoli anche il prossimo anno, perché le somme si tireranno a fine stagione, ma credo che sarà in grado di portare la squadra a qualificarsi per la prossima edizione della Champions League. Di una cosa sono certo: quando è arrivato Rino, il Napoli era disastrato. Lui ha saputo riprendere in mano il gruppo, quindi, qualora dovesse andare via, lascerà un Napoli migliore di quello che ha trovato al suo arrivo. Senza dimenticare che ha anche vinto una Coppa Italia. Fino a pochi mesi fa, si parlava di rinnovo, è bastato poco per far cambiare radicalmente idea sia alla società che alla piazza. Non contesto l’operato di De Laurentiis, ma non accetto la scusa che il calabrese sia stato incompreso".
"Il Napoli post-Sarri doveva dimostrare tanto con l’arrivo di Ancelotti, ma non è stato così né per il calcio espresso né per i risultati. L’epoca Sarri è stata molto importante, un momento magico ed irripetibile, anche se non ha portato trofei. Maurizio ha dimostrato che vincere non è l’unica cosa che conta, visto che non ha vinto nulla alla guida degli azzurri, ma si continua a parlare di quanto fatto dalla sua squadra. Ritornando alla situazione attuale, con qualche errore in meno, credo che la squadra di De Laurentiis non avrà problemi ad arrivare al terzo posto, la vedo dietro solo ad Inter e Juventus".
"Top e flop della stagione? Per entrambi il nome è uno solo: Piotr Zielinski. Mi ha impressionato molto, finalmente sta dimostrando i numeri che la sua qualità imporrebbe. Allo stesso tempo, però, è discontinuo. Il ragazzo è croce e delizia del Napoli”.
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