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De Paola esalta Insigne: “È il calciatore simbolo della sua squadra. Il Napoli andrà in Champions”

Edoardo Riccio

Quest’oggi, ai microfoni di Radio Punto Nuovo, Paolo De Paola ha rilasciato alcune dichiarazioni sul Napoli e su Gattuso. Il giornalista ha citato anche Insigne, “bandiera” azzurra. De Paola: “De Laurentiis si è...

Quest'oggi, ai microfoni di Radio Punto Nuovo, Paolo De Paola ha rilasciato alcune dichiarazioni sul Napoli e su Gattuso. Il giornalista ha citato anche Insigne, "bandiera" azzurra.

De Paola: "De Laurentiis si è riavvicinato, ma Gattuso non vuole restare"

Di seguito le parole rilasciate dal giornalista De Paola:

Sulle bandiere del calcio moderno

"Per me allenatori e giocatori sono professionisti che non possono essere definiti traditori se passano a una squadra rivale. Oggi calciatori simbolo non esistono più. Insigne non rientra in quest’ultima categoria, ha spesso mostrato insofferenza e la scelta di prendere Raiola come procuratore dimostrava che volesse andare via. La decisione di Sarri di andare alla Juve è stata vigliacca, ha venduto la sua ideologia al ricchissimo contratto offertogli dai bianconeri".

Su Gattuso

"Penso che sia Rino a non voler restare a Napoli, De Laurentiis già da tempo sta mostrando segnali di riavvicinamento e spera che la frattura si possa ricomporre".

Sul futuro tecnico del Napoli

"Vedo impossibile una convivenza tra De Laurentiis e Spalletti, il quale ha un carattere suscettibile con tutti, soprattutto con la dirigenza. È andato via dall’Inter per i rapporti ormai logori con Marotta. Fonseca si è dimostrato non solo un bravo allenatore, ma anche una bravissima persona".

Sulla corsa Champions 

"A mio parere, il Milan resterà fuori dalla Champions League, vincere a Bergamo contro questa Atalanta sarà difficilissimo. Molto dipenderà dalla finale di Coppa Italia, l’esito cambierà l’approccio della Dea".

Sulle polemiche arbitrali dopo la gara tra Juventus e Inter 

"Sono nauseato dalle simulazioni di tutti i calciatori, non solo quelli della Juve. Non mi convincono le critiche di Del Piero e Marocchi alla Juve, mi sembrano facciano parte di una strategia di Sky iniziata dopo la vicenda Superlega. Calvarese è stato disastroso, ma il colpevole principale è Rizzoli".