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Garics: “Dell’Olimpico ricordo il famoso 4-4, fu spettacolare. Al Napoli servirebbero più Insigne”

Francesco Melluccio

Gyorgy Garics, ex calciatore del Napoli, è intervenuto ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione in onda su 1 Station Radio. L’ex esterno azzurro ha parlato della prossima sfida degli uomini di Gattuso con la Roma, domenica...

GyorgyGarics, ex calciatore del Napoli, è intervenuto ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione in onda su 1 Station Radio. L'ex esterno azzurro ha parlato della prossima sfida degli uomini di Gattuso con la Roma, domenica sera, che potrebbe risultare decisiva ai fini del piazzamento in zona Champions.

LE PAROLE DI GYORGY GARICS

Di seguito le parole dell'ex calciatore del Napoli GyorgyGarics.

"Roma-Napoli? Ricordo il famoso 4-4, quella partita fu spettacolare. Ero appena tornato dalla Nazionale e Reja voleva farmi rifiatare. Per fortuna il mister mi fece scendere in campo lo stesso, perché fu una partita per me indimenticabile. Per quell’epoca era un evento raggiungere un pareggio fuori casa contro la blasonata Roma. È uno dei ricordi più belli che ho. Crescita Napoli? Aurelio De Laurentiis ha dei grandi meriti per la scalata del Napoli ed i traguardi raggiunti negli anni. Ha preso in mano una società dal fallimento, ci ha creduto ed investi tanto, mantenendo sempre i bilanci in positivo. E nonostante tutto gli azzurri sono sempre lì a lottare per i primissimi posti. È ovvio che qualche errore lo abbia fatto anche lui, ma va solamente ringraziato.

Il discorso che mancano determinati valori in rosa? Fa parte del calcio di oggi, dove la maggior parte dei ragazzi vengono cresciuti con l’idea di pensare sempre e solo ai soldi. Gli unici che ad oggi credono nelle squadre in cui giocano sono i calciatori nati nelle città di appartenenza dei club. Il Napoli ha la fortuna di avere Insigne in campo, e, infatti, si nota la voglia e la determinazione che mette Lorenzo rispetto a gli altri compagni di squadra sul rettangolo di gioco. Ho avuto il piacere di giocare con lui quando era nelle giovanili, e sono sicuro che lui sia innamorato della maglia azzurra e che abbia sposato il progetto Napoli. Servirebbero più calciatori come Lorenzo in rosa, quando hai solo lui fai fatica. Ma il problema è a livello globale.

Non mi sento di condannare nessuno, ma se tornassimo ai nostri valori, ovvero quelli di raggiungere dei traguardi, i soldi arriverebbero lo stesso, perché nel calcio comunque si guadagna bene. Ad oggi girano davvero troppi soldi nel mondo del calcio che non corrispondono al reale valore dei calciatori. Se pensiamo ad uno Zidane, o un Figo, di certo non guadagnavano i soldi che guadagnano oggi determinati calciatori con qualità tecniche inferiori.

Gattuso? Non è semplice dare un giudizio, all’inizio ha dato un impatto importante alla squadra portando risultati importanti. Quest’anno, invece, ha avuto problemi di rosa, tra infortuni e Covid. Se lui dovesse riuscire ad arrivare in Champions League bisogna solo congratularsi con lui per l’ottimo lavoro, ma non è semplice lavorare a Napoli e con un presidente come De Laurentiis.

Szoboszlai? Il Napoli non è convinto sulle sue qualità, altrimenti lo avrebbero già preso. In Austria e Germania, per le difficoltà che ci sono in Italia, non apprezzano la Serie A e anche per questo il ragazzo ha scelto il Lipsia. La Bundesliga non ha la stessa difficoltà del campionato italiano".