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Garics: “Mi hanno dato dello straniero e dello zingaro, ma sono dei ‘complimenti’ perché…”

Redazione

Garics, ex Napoli e Bologna, ha parlato dei temi più caldi di questi giorni

In diretta a ‘Un Calcio Alla Radio’, trasmissione di Umberto Chiariello in onda su Radio CRC, è intervenuto Yuri Garics, calciatore ex Napoli e Bologna: “Bolognese o napoletano? Basta che apro la bocca e si capisce subito (scherza, ndr). Ultima di Inzaghi? Sicuramente potrebbe essere l’ultima di Inzaghi. Gol di Konè? L’ho fatto fare io quel gol (ride, ndr).

Tornando ad oggi sarà sicuramente difficile per il Napoli. È una buona possibilità per chi ha giocato meno. Verdi e Diawara? Verdi può dare il suo contributo. Per me chi arriva a 26/27 anni in quella piazza, arriva un po’ tardi. Oggi è tutto proiettato verso i giovani. Si vede che è forte, però diventare un traghettatore del Napoli da qui a cinque anni non ce lo vedo.

Diawara l’ho vissuto a Bologna. Non ci avrei scommesso un euro, ma poi ha fatto vedere cose importanti a Bologna e Napoli. Non mi sembrava così forte. Ma quando c’ero io aveva 17 anni. Lui potrebbe avere un exploit importante. Non penso possa essere un play, ma più un mediano di interdizione, che ti fa fare il passaggio tra fase offensiva e difensiva.

Hamsik? Il Marek di oggi è diverso rispetto a quello di qualche anno fa. Lui non solo all’inizio era forte. Inter- Napoli? A me è piaciuta la partita. La potevano vincere entrambe. La chiave è l’espulsione. Mi buttarono fuori per la stessa cosa, applausi all’arbitro. Poi dispiace per i cori. Per me la partita non andava fermata. Per me gli urli contro di lui sono dei complimenti, un riconoscimento alla sua grandezza. Come l’antipatia verso la Juve. Vincono sempre e quindi sono antipatici. Non sono un tifoso della Juve, ma tanto di cappello a chi vince per 7 anni. La stessa cosa vale per il Napoli. I cori contro i napoletani sono dei complimenti. Purtroppo c’è un’ignoranza enorme. Qualche anno nessuno ti calcolava, oggi dai fastidio. A me hanno dato del terrone, che poi sono più a nord di qualunque italiano. Mi hanno dato dello straniero e dello zingaro. Ma ho due orecchie e da una parte entra e da un’altra esce ”.