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Garcia le prova tutte, ma Andreazzoli e Kovalenko condannano gli azzurri

Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 

Con questa sconfitta il destino di Rudi Garcia sembra ormai segnato

Napoli-Empoli era la gara spartiacque per Rudi Garcia, il quale ha provato a sparigliare le carte cambiando uomini e modulo, passando al 4-2-3-1 con Elmas al posto di Kvaratskhelia e Simeone al posto di Zielinski. Il tecnico francese, inoltre, ha dovuto rinunciare anche al portiere titolare Alex Meret per un infortunio muscolare nel riscaldamento. Gollini, dunque, ha preso il suo posto.

Napoli-Empoli, il primo tempo

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Gli azzurri sono scesi in campo con il piglio giusto per cercare di sbloccare subito il risultato contro una squadra che storicamente al Maradona è venuta sempre a fare le barricate, rendendo spesso dura la vita agli azzurri. Dopo dieci minuti arriva la prima fiammata azzurra. Sovrapposizione tra Di Lorenzo e Politano, cross basso in area con Simeone che non ci arriva per poco, Berisha devia e la difesa ospite spazza. Dopo un minuto ancora Politano salta un avversario e tira a giro sul secondo palo, con Berisha che si fa trovare pronto, distendendosi alla sua destra e deviando in angolo. Dal successivo corner imperioso colpo di testa di Anguissa, ma l'estremo difensore ospite con un colpo di reni dice ancora no al vantaggio azzurro. Al 27° urlo strozzato in gola per i tifosi azzurri per un gol annullato a Simeone per un fuorigioco di pochi centimetri. Gli ospiti iniziano a trovare le misure e provano a colpire in contropiede e al 35° Gollini che salva tutto da un'azione da corner su Cambiaghi. Negli ultimi dieci minuti da segnalare solo un colpo al naso per Politano, causato involontariamente da Maleh e i fischi dello stadio Maradona al duplice fischio dell'arbitro.

Il secondo tempo

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Rudi Garcia al settimo della ripresa ritorna al 4-3-3 inserendo Kvara e Zielinski per Elmas e Simeone, cercando di dare la scossa ai suoi uomini. Il georgiano ha provato in tutti i modi a scardinare la difesa ospite, ma senza successo. Il leitmotiv del match è continuato nella ripresa con gli ospiti che hanno provato colpire esclusivamente in contropiede e rendendosi pericolosi in più di un'occasione. Al 72° entrano i nuovi acquisti Lindstrom e Cajuste e al 74° gli azzurri provano a scuotersi proprio col danese nuovo entrato che si vede negare il suo primo gol in Italia dal sempre presente Berisha, migliore in campo, che salva anche su Kvara tre minuti dopo. All'88° ancora l'estremo difensore si salva di piede su Kvara. Ma nel recupero si materializza la beffa. Kovalenko si inventa il tiro della domenica con un tiro a giro ad uscire velenosissimo, con il pallone che colpisce il palo interno e si deposita in rete. Con questa sconfitta il destino di Rudi Garcia sembra ormai segnato. Dopo essere scampato all'esonero durante la sosta di ottobre, questa di novembre potrebbe essere quella decisiva per l'arrivo di un nuovo tecnico sulla panchina azzurra.



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