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Fabio Pecchia (Photo by Giuseppe Cottini/Getty Images)
Fabio Pecchia, attuale tecnico della Cremonese, è intervenuto a Radio Kiss Kiss Napoli nel corso della trasmissione Radio Goal. Ecco quanto, delle sue parole, è stato evidenziato da CalcioNapoli1926.it.
Ecco di seguito riportate le dichiarazioni:
"Bel traguardo e una bella storia la promozione in A con la Cremonese, ci lega a quella di Gigi Simoni l'ultimo a riuscire a conquistare la massima serie ben 26 anni fa".
"No io sono arrivato a Gennaio e la squadra era nei bassi fondi, la squadra aveva l'obiettivo di salvarsi, negli la città era stata illusa che potesse combattere per grandi traguardi ma alla fine lottava per la salvezza. Quest'anno abbiamo cercato di fare un gruppo che potesse giocarsela con tutti ovviamente non pensando alla promozione diretta perché c'erano dei giganti più attrezzati di noi, alla fine però ci siamo riusciti a stare fra quei giganti".
"La possibilità di far migliorare questi ragazzi è grazie anche all'ambiente e allo spogliatoio, il merito va condiviso. Bisogna dire che il metodo di lavoro ha pagato e ci ha permesso di fare un bel calcio. I tanti napoletani nello staff e nella squadra hanno creato coesione e hanno dato la capacità di sdrammatizzare ad una squadra che non era abituata a giocare per certi obiettivi".
"Il miglioramento è sotto gli occhi di tutti, quando arrivai era in un momento particolare, quest'anno è arrivato dopo ed è stato un crescendo arricchito da giocate e gol di altissimo livello, nelle ultime partite le ha giocate con la personalità e la convinzione dei propri mezzi, per lui è stata una grande esperienza che l'ha aiutato per far il grande salto".
"La speranza c'era anche quest'anno per riaverlo, quando hai giocatori non di proprietà devi tenerne conto di determinate cose, sarebbe importante la continuità con gli stessi calciatori, sarebbe bello ma non sceglie il ragazzo ne io, dal punto di vista egoistico ovviamente lo vorrei l'anno prossimo".
"Per me è un centrocampista che ha qualità e senso del gol, per definirlo in maniera più dettagliata ti dico che ha una maturità che gli permette di rendersi conto di dove migliorare. Non da poco il suo senso del gol per il suo ruolo".
"Con Rafa ho un rapporto straordinario, una profonda amicizia con lui. Io continuo a vederlo come un riferimento straordinario, fare quello che ha fatto in tre paesi diversi non è facile. A volte noi allenatori non riusciamo a farlo a casa nostra figuratevi fuori mentre Rafa è riuscito ad affermarsi in tre nazioni diverse".
"Senza dubbio tifavo per il Napoli e per Spalletti con il quale ho lavorato, sulla parte finale mancato qualcosa però gran lavoro giocarsi lo scudetto, stagione di altissimo livello".
"Bello, emozione però ora voglio godermi il momento poi ci penseremo".
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