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(Getty Images)
Nel corso della trasmissione '1 Football Club' programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Ariedo Braida. L'attuale direttore sportivo della Cremonese, ex Milan e Barcellona, ha affrontato diversi argomenti. Tra cui il futuro della squadra lombarda. In particolare quello di Gianluca Gaetano grande protagonista della promozione che potrebbe tornare al Napoli.
Di seguito le sue parole a 1 Station Radio:
"Non ci siamo ancora seduti per vedere il da farsi e il come farlo. Dobbiamo ancora programmare e valutare tante cose e sedersi a tavolino con Arvedi, l’allenatore e Giacchetta, in modo da poter discutere il da farsi. Abbiamo tanti giocatori in prestito, bisogna trovare soluzioni compatibili alle nostre necessità. Che sia prestito o quel qualunque altra soluzione, l’importante è che gli innesti siano all’altezza".
"Ci devo pensare bene al suo miglior ruolo. Ci sono tanti aspetti da considerare. Lui è un ragazzo che mi piace, è serio. Quando l’ho incontrato per la prima volta gli ho detto che aveva del talento, e che avrebbe dovuto giocare in Serie A per il suo valore. A volte non basta solo il talento però. I calciatori hanno bisogno di un percorso per far sì che le loro qualità emergano, e ci vogliono tutta una serie di ingredienti come la squadra, l’allenatore, la voglia di allenarsi ed impegnarsi. Spesso gli faccio l’esempio dell’orologio: sembra fermo quando lo guardi, ma in realtà va sempre avanti. Per migliorare bisogna allenarsi, e per allenarsi bisogna avere la giusta predisposizione mentale. Sono doti necessarie per l’evoluzione di un giocatore. Ora lui si sta adattando a centrocampo, e sta facendo molto bene. Come mediano può avere un futuro interessante, è cresciuto anche fisicamente ed è esattamente come l’orologio: sembra fermo ma, in realtà, il ragazzo va sempre avanti".
"Tutte le soluzioni sono valide, dipende dalla volontà del giocatore e da quali sono i suoi obiettivi. Io credo che lui possa fare bene sia qui che da altre parti. Chiaramente lui negli ultimi tempi ha fatto uno step rispetto all’anno scorso, e questo io l’ho notato. Bisogna che lui faccia notare i suoi progressi, in modo da poter evolvere la sua carriera. Il suo obbiettivo è di poter giocare possibilmente ad alto livello, e dipende tutto da lui, dai suoi miglioramenti. Ha bisogno di tempo per maturare ulteriormente anche la sua struttura fisica".
"Il Milan è una bella squadra, un bel gruppo. L’allenatore è stato bravo e ognuno ha fatto la propria parte. Io da milanista dico che il Milan vincerà lo scudetto e spero di non sbagliarmi, lo dico da quattro mesi. Pioli ha creato un gruppo interessante, perché tu vedi l’appartenenza, vedi che nei momenti difficili tirano fuori il meglio, riescono a dimostrare grande determinazione nei momenti delicati. Penso che questa sia la strada giusta per vincere, ma mancano ancora due partite. Leao è devastante, i centrali di difesa sono bravissimi a giocare uomo contro uomo. A volte in area avversaria peccano, ma sono molto bravi. Tonali sta crescendo. Manca un terminale interessante al Milan, sebbene Giroud sia un grande giocatore. Mi spiace che non giochi Ibra, che è un calciatore superlativo, ma resta una figura molto importante per il gruppo, anche se l’età avanza ed è ovvio che giochi di meno. Spero che il Milan vinca il titolo".
"Ibra è un ragazzo in gamba, intelligente. Io ho avuto la fortuna di conoscerlo, e devo dire che questi giocatori, al netto di qualche difetto che tutti abbiamo, abbiano l’attitudine a vincere titoli importanti, e possono trasmettere alla squadra il loro carattere vincente, i loro valori. Lui resta fondamentale per la squadra in termini di carattere. Domenica sera ha partecipato anche senza giocare, anzi, rendendosi disponibile ad entrare negli ultimi minuti quasi per far scorrere l’orologio".
"La Champions League a Carlo Ancelotti e la promozione del mio amico Adriano Galliani con il Monza".
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