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Fontana: “Testa all’Atalanta. Lo scudetto del Napoli è tornare in Champions”
Il doppio ex di Napoli e Atalanta, Alberto Fontana, ha rilasciato alcune dichiarazioni quest'oggi a Radio 1 Station su alcuni temi attuali in casa azzurra.
“Il Napoli, al momento, è in enorme difficoltà perché ha i calciatori contati. Purtroppo ha subito dal Granada un uno-due devastante. Gli spagnoli sono una squadra ben attrezzata e hanno fatto una buona partita. Ritorno? Gli azzurri hanno ancora la possibilità di superare il turno, soprattutto se recuperano qualche assente. Sicuramente ci sono stati troppi errori, visto che con il possesso fatto, non si possono subire quelle ripartenze. Il Napoli, anche in difficoltà, ha dimostrato padronanza di palleggio, e questo cozza con i due gol presi in due minuti. Si dice che il calcio italiano sia votato al difensivismo, ma visto il Granada di ieri sera mi viene da pensare che abbia origini italiane! Prima della gara di ritorno, però, ci sarà da affrontare l’Atalanta, che è una grande realtà del calcio italiano da diversi anni. Non sarà facile, anche se i bergamaschi non sono impeccabili in fase difensiva, ma se li lasci giocare sanno come farti male. Sarà importante che gli azzurri non perdano il possesso palla, il pallino del gioco".
Fontana continua: "Con la rosa al completo, il Napoli ha già dimostrato di potersela giocare, e credo che sia ancora in corsa per arrivare tra le prime quattro. Gattuso? Ha portato a casa un titolo importante come la Coppa Italia, ha sfiorato il successo in Supercoppa. Vedo tanta negatività intorno a lui: è vero che la squadra, quest’anno, va a fasi alterne, ma può ancora dire la sua in campionato. Sono un amante della matematica, e se hai la seconda miglior difesa della Serie A, non puoi chiudere troppo lontano dalla vetta. Agli azzurri sta mancando la fase offensiva, quella su cui hanno investito tanto. Difesa? Oggigiorno il 60% dei gol arrivano da palla inattiva, contando anche le respinte sui calci piazzati. Nel calcio moderno si marca a zona e questo favorisce gli inserimenti e, di conseguenza, i gol. Non è un caso che l’Inter, l’unica italiana a difendere con un misto tra zona e uomo, sia quella che subisce meno gol da palla inattiva".
"Meret-Ospina? Il calcio di oggi è cambiato: le grandi squadre devono avere due grandi portieri. Quando un allenatore vede tutti i giorni i suoi calciatori, vede qualcosa che noi non vediamo, ed è per questo che preferisce Ospina. Il colombiano ha tanta esperienza ed è molto utile alla crescita di Meret. L’italiano sta facendo bene, ma sono convinto crescerà ancora di più. Poi, la scelta di Gattuso ricade spesso di Ospina anche perché i compagni di squadra si fidano ciecamente di lui, lo cercano in continuazione quando sono in difficoltà e lui riesce a dare serenità ed equilibrio alla squadra. Per Meret, invece, non si deve fare l’errore di paragonarlo a Donnarumma, perché il milanista è un fenomeno e non ha eguali. Obiettivi del Napoli? Lo Scudetto del Napoli è arrivare tra le prime quattro in campionato”.
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