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FOCUS – Verdi sì, vale la pena non mollare: tutti i motivi per puntare su di lui

Redazione

Simone Verdi è il giocatore che fa al caso del Napoli, per un bel po' di motivazioni

Pressing e pressing, offerte e controfferte: questa volta per il Napoli il sogno si sfiora ma è difficile da raggiungere. De Laurentiis e Giuntoli sono in contatto da settimane con il Bologna per Simone Verdi, considerato l'ala giusta per rinforzare il pacchetto avanzato a disposizione di Maurizio Sarri. Le sue qualità rispondono alle esigenze: conoscenza del campionato italiano, talento, età e singole caratteristiche.

Il suo agente, Donato Orgnoni, a Il Resto del Carlino ha parlato qualche giorno fa, facendo sapere che il ragazzo a gennaio non lascerà la formazione allenata da Donadoni: non è il momento giusto, se ne riparla a giugno. La decisione sarebbe stata presa in prima persona dal calciatore, che ha capito quanti margini di crescita e possibilità ancora ha al Bologna, che a Napoli, a causa della concorrenza in attacco, avrebbe più difficoltà a raggiungere. Una scelta di carattere, che non fa che confermare la sua personalità spiccata, che negli ultimi mesi/stagioni lo ha reso protagonista e assoluto leader della formazione bolognese. Verdi, ne riparliamo in estate? Nel frattempo capiamo perché per il Napoli può essere davvero il rinforzo giusto.

CARATTERISTICHE - La miglior descrizione di Verdi l'ha proposta qualche tempo fa Angelo Antenucci, ex vice di Mihajlovic al Bologna: "Verdi è sempre equilibrato sulle due gambe, ha ottimi appoggi, noi addetti ai lavori diciamo che appoggia sempre sulla bisettrice della palla, blocca perfettamente anca, ginocchia e caviglia, inclina il busto in avanti. Insomma, meccanicamente è perfetto". Ed è vero quanto esaustivo: la sua caratteristica dominante è l'essere ambidestro in un modo quasi unico del calcio. Non ha un piede debole o un tiro più forte con uno dei due, semplicemente è capace allo stesso modo con entrambi: dribbla, calcia punizioni, propone progressioni da ambidestro, e questo per gli avversari è un grattacapo non da poco.

Verdi gode di un'ottima visione periferica oltre ad essere capace di leggere l'azione e ciò lo rende prezioso per i compagni di squadra. Nonostante il suo baricentro sia piuttosto basso, riesce a servire sempre in verticale o di sponda per i compagni che si propongono. Il suo gioco è comunque offensivo: le qualità difensive sicuramente non spiccano. All'Empoli con Sarri è stato proposto da trequartista, ma ogni ruolo alle spalle e ad accompagnamento del centravanti è nelle sue corde: probabilmente rende molto di più nella posizione attuale, ala destra. Da migliorare sono le "doti fisiche", in quanto nello scontro corpo a corpo con l'avversario ancora ha qualche problemino a uscirne sempre indenne.

Velocità e statura sono 7, ma può anche dirsi un falso 9.

BIOGRAFIA - Nato a Broni, in provincia di Pavia, nel '92, la carriera calcistica di Simone Verdi comincia a 11 anni nelle giovanili del Milan, esordendo in rossonero in Coppa Italia 6 anni dopo. Una parte del cartellino viene poi ceduta a Torino nel 2011 e con la squadra granata disputa sia la Serie B che la Serie A, fino a trasferirsi alla Juve Stabia dopo due stagioni. Con la squadra campana raggiunge il traguardo delle 20 presenze.

Il salto definitivo lo compie vestendo poi la maglia dell'Empoli e qui conosce Maurizio Sarri, che definisce e accresce le sue potenzialità. Destino o cosa? Non si sa, ma la sua prima rete in Serie A la segna proprio contro il Napoli. Nel 2015 si risolve la comproprietà con il Torino e il Milan ne acquisisce di nuovo il cartellino, sebbene alle buste. Tuttavia Verdi lascia il Belpaese e va all'Eibar, in Spagna: la sua avventura dura poco poiché a metà stagione si trasferisce al Carpi, che però non lo riscatterà. E' il 2016 quando comincia l'avventura definitiva al Bologna in concomitanza con la partecipazione anche alla Nazionale maggiore. Per il momento in rossoblu ha segnato, nella stagione corrente, ben 6 reti in 18 partite: uno score in aumento anche rispetto alle scorse annate.

Simone Verdi sì per tutti questi motivi: per una carriera nel fiore, un talento ben noto a Sarri ma soprattutto una velocità e una dinamicità che si sposa alla perfezione col gioco divertente, spumeggiante e rapido che il Napoli dispensa in Italia e in campo internazionale.

Sabrina Uccello

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