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FOCUS – Salisburgo, è la Juventus d’Austria: Dabbur come Ronaldo

Redazione

Ecco un focus sul Salisburgo, prossimo avversario del Napoli in Europa League

Il Napoli e i suoi tifosi, visto il calendario degli ottavi di Europa League, possono dirsi soddisfatti di aver preso il Salisburgo. Questa doppia sfida però non sarà tanto più facile di una con Chelsea, Arsenal o Siviglia. Perché? Ora ve lo lasceremo scoprire.

Top club d'Austria da quando l'ha comprato la multinazionale della Red Bull, ha vinto 12 campionati dal 2006 ad oggi di cui gli ultimi 6 consecutivi se consideriamo quello in corso, acciuffato matematicamente essendo a +11 dalla seconda a 2 giornate dal termine. L'anno scorso in Europa League è arrivato in semifinale, venendo battuto solamente dal Marsiglia per un complessivo di 3-2 in favore dei francesi. Come ben possiamo notare, oltre ad essere una squadra a prescindere ben organizzata, la spensieratezza dal fronte nazionale e l'osticità in campo europeo, la rendono un avversario temibile che può riservare sorprese. Anche perché, e ci ritorniamo, la scorsa stagione in EL ha eliminato, prima di uscire contro l'OL, squadre come Real Sociedad, Borussia Dortmund e Lazio. Mica poco.

L'attuale tecnico Rose è solito adottare un composto 4-4-2, che nasconde una sorta di 4-2-4 vista la spiccata capacità offensiva degli esterni di centrocampo. Gli austriaci sono molto rapidi nel passare da azioni difensive ad offensive, non badando troppo al possesso palla o a tattiche attendiste. Trovano facilmente la via del gol ed i dati parlano chiaro: 49 gol in 20 gare di campionato, 22 in 8 di Europa League.

Il club quest'anno, come del resto da parecchie stagioni a questa parte, è una fucina di talenti. Molti di questi sono ora giocano in top club assoluti o al Lipsia (altro club della Red Bull) che milita in Bundesliga. Abbiamo Munas Dabbur, già promesso sposo del Siviglia che lo ha bloccato per 15 milioni, viagga a medie di gol alte (24 in 34 presenze) e si può dire sia il Ronaldo biancorosso. A centrocampo Diadie Samassekou, cercato già da club come Roma e Milan, non ha fatto rimpiangere il ruolo che nel recente passato fu di Naby Keita. Al suo fianco c'è Schlager, classe 97', che rispetto al compagno di reparto bada meno alla "quantità" e più alla "qualità". Infatti gode di un ottimo piede e di una visione di gioco non comune a tutti, non disdegna tra l'altro il gol anche da calci piazzati. Potremmo continuare allo sfinimento dato che troviamo anche un abile terzino come Lainer, in estate ad un passo proprio dagli azzurri, un esterno come Hannes Wolf che la prossima stagione volerà in Germania. Un solido ed elegante centrale come Marin Pongrancic, altro 21enne, che fa registrare ottime prestazioni lì dietro. In più, a gennaio si è aggiunto Erling Braut Haland. Di questo nome, più di tutti gli altri, nei prossimi anni sentirete molto parlare. Il nuovo Ibrahimovic, questo lascia intuire, è arrivato dal Molde dove non la smetteva di segnare a soli 18 anni (classe 2000).

Se a tutto questo talento ci aggiungete voglia e fame di continuare a far bene, anno per anno, e la sfrontatezza di affrontare avversari di qualsiasi caratura con lo stesso coraggio, capirete che per gli uomini di Ancelotti non sarà affatto facile superare questo ostacolo. La Red Bull l'hanno scorso è andata di traverso, ma quest'anno c'è un emiliano che ha fatto la storia del calcio internazionale e questo fa ben sperare... .

Mattia Di Gennaro ©RIPRODUZIONE RISERVATA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE WWW.CALCIONAPOLI1926.IT