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Il Torino dell'ex Mazzarri si presenterà domani al "San Paolo" per la 36a giornata di serie A, la terz'ultima di questo campionato, con gli azzurri che si giocano le residue speranze di scudetto, seppur ormai quasi volato inesorabilmente via dopo i risultati dello scorso weekend. Di sicuro il Napoli potrà contare sul calore del proprio pubblico, visto che ci sarà il tutto esaurito e già si annunciano proteste contro la Juve e il sistema arbitrale. E' il secondo ritorno da ex per Walter Mazzarri, il primo quando era alla guida dell'Inter e gli andò male (4-2 il risultato finale) in una partita ricordata anche per la divisione delle due curve: una applaudì il mister, l'altra lo fischiò. I granata navigano attualmente al decimo posto in classifica con 47 punti e sono (una delle poche squadre) già fuori da tutto. Posizione tranquilla, ma Europa impossibile da raggiungere. Quest'ultima era il vero sogno del Torino, ma la corsa si è interrotta nelle ultime settimane, quando le vittorie delle squadre che precedono unite a qualche punto perso di troppo dai granata, li ha estromessi del tutto dalla corsa e ciò si è notato già nelle ultime partite, dove al di là delle parole di rito, la squadra ha un po' mollato. Settimana scorsa contro la Lazio, ci fu una sola squadra in campo: i biancocelesti di Inzaghi che vinsero senza troppi problemi 0-1 a Torino.
Mazzarri ha preso la squadra lo scorso inverno, dopo l'esonero di Mihajlovic, mandato via da Cairo per i risultati troppo altalenanti, per una squadra che da almeno un paio d'anni, aveva il chiaro intento di tornare in Europa. Fallito con il gioco spettacolare e pirotecnico dell'ex allenatore del Milan (basta guardare il 5-3 nell'ultimo precedente al "San Paolo"), Cairo si è affidato alla solidità di Mazzarri, con un Toro tornato forte dietro ma meno davanti. Squadra ostica, difficile da scalfire, ma alla fine i risultati sono stati gli stessi. Ma se l'ex allenatore del Napoli fosse arrivato prima...
LA PROBABILE FORMAZIONE (3-4-1-2): Sirigu; N’Koulou, Burdisso, Bonifazi; De Silvestri, Rincon, Baselli, Ansaldi; Ljajic; Edera, Belotti. Allenatore: Mazzarri
UOMO CHIAVE: Iago Falque
Il Torino ha una rosa che non ha nulla da invidiare alle squadre in lotta per l'Europa, soprattutto dal centrocampo in avanti: Iago Falque, Ljajic e Belotti è un tridente che poche squadre in serie A possono permettersi. Ma proprio dalla loro crisi quest'anno, sono passate le difficoltà granata. Solo 9 gol realizzati dal "Gallo", un bottino magro per i suoi standard, penalizzato anche da un lungo infortunio. Ljajic, invece, ha anche perso il posto da titolare per tanto tempo. Insomma, non restava che affidarsi a Iago Falque, sicuramente l'uomo migliore quest'anno e capocannoniere della squadra con 11 reti realizzate. La solidità ritrovata è anche grazie ad un portiere da big vera: quel Sirigu con un passato trionfante al PSG. In difesa il vero acquisto è stato N'Koulou, mentre le fasce con Ansaldi, De Silvestri e Molinaro ad alternarsi, sono state spesso falcidiate dagli infortuni e dall'instabilità.
REDAZIONE - Tony Sarnataro.
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