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FOCUS – Allan, il guerriero che sa piangere: corsa, grinta e tanta qualità a renderlo il migliore

Redazione

Amici di CalcioNapoli1926.it vi proporremo quotidianamente i numeri stagionali di ogni calciatore con un focus dedicato. Oggi è il turno di Allan.

Allan Marques Loureiro, il mastino del centrocampo del Napoli. Il brasiliano è l’uomo che ogni allenatore vorrebbe nella propria squadra: garantisce corsa e sostanza grazie alla fisicità che si ritrova. Costanza ed equilibrio sono le principali caratteristiche mentali e, nonostante sia più propenso ad essere un “rubapalloni” non disdegna anche dribbling e qualche gol. E’ stato certamente il centrocampista migliore della stagione per il Napoli di Sarri che lo ha utilizzato in tutte le partite a disposizione, sia in Italia che in Europa, a dimostrazione dell’imprescindibilità del numero 5 azzurro.

Arrivato al Napoli dall’Udinese nel 2015 per 12 milioni di euro più il cartellino di Britos e il prestito biennale di Zapata, si è preso subito la titolarità nel tridente di centrocampo. Il classe ’91 è arrivato già formato al meglio in tutte le caratteristiche migliori ma con Sarri ha saputo esprimere anche quelle che aveva più nascoste e migliorare i minimi difetti in fase realizzativa e di assistenza ai compagni. Nel trienno sarrista ha collezionato 124 presenze tra Serie A e coppe europee ed è stato uno dei calciatori maggiormente utilizzati anche grazie alla capacità fisica e mentale di reggere ogni tipo di partita. Per il Napoli è l’uomo dal lavoro sporco, difatti è insuperabile nell’uno contro uno e blocca quasi tutti i tentativi di dribbling avversari. Non è considerato il centrocampista dal piede delicato ma ha comunque qualità da giocoliere e spesso e volentieri si spinge all’attacco in cerca di fortuna propria o di gioco con i compagni d'attacco: segna e fornisce assist come un vero trequartista.

Perfetto in fase difensiva, prezioso in quella offensiva. I numeri stagionali di Allan sono molto chiari:

Fase difensiva:

- Ha completato 120 contrasti su 202 (il 59%)

- Ha completato 97 azioni avversarie (passaggi, cross, tiri e ripartenze)

- Ha commesso 48 falli e subiti 55

- Ha ricevuto 2 cartellini gialli e 0 rossi

- Ha vinto 14 duelli aerei su 51 (il 27%)

- Ha perso 51 palloni, 31 su contrasti persi

Fase offensiva:

- 1745 passaggi riusciti su 2007 (l’86%, di cui 37 utili per azioni pericolose o azioni gol)

- 40 tiri verso lo specchio della porta

- 97 dribbling riusciti su 145 (il 66%)

- 5 assist (tutti in Serie A)

- 4 gol (tutti in Serie A)

Numeri incredibili per un centrocampista incredibile. Un guerriero nato per correre che non demorde il contatto fisico, la cui unica pecca sono i duelli aerei. Chiunque provi a passare dal suo lato sa che deve scavalcare un muro che, seppur piccolo di statura, è tanto ruvido e difficilmente superabile. Se si vede superato, Allan rincorre l’avversario fino a recuperare il pallone e a far ripartire il contrattacco. Chiunque lo affronti in zona offensiva sa che si trova di fronte un brasiliano rapido che probabilmente lo dribblerà o servirà il compagno meglio posizionato per andare a rete. La grande stagione non è passata inosservata, infatti è stato inserito nella TOP 11 della Serie A dalla UEFA che ha scelto solo lui e Kalidou Koulibaly tra i migliori calciatori della stagione.

Ci ha messo tutto quanto a sua disposizione nella stagione appena conclusa per arrivare all'obiettivo, fino all’ultima partita, anche quando era chiaro che ormai non c’erano più chances per lo scudetto. Ci ha messo tutto anche dopo la sconfitta di Firenze dalla quale è uscito con le lacrime agli occhi perché è stato l’ultimo calciatore a fermarsi, ha corso fino al triplice fischio nonostante la bruciante e annunciata sconfitta. Ha corso e recuperato palloni anche nelle partite successive e ciò ha portato tutti i tifosi del Napoli a legare Allan al proprio cuore e a non volerlo vedere lontano da Napoli, perché un guerriero così difficilmente è sostituibile. Ci ha messo cuore, grinta, corsa, gol, assist e lacrime, purtroppo amare. Chissà che l’anno prossimo non saranno lacrime di gioia.

Focus di Salvatore Amoroso

Foto SSCN

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