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(Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)
A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Francesco Flachi, ex attaccante di Sampdoria e Fiorentina, il quale ha detto la sua sula prossima partita che aspetta il Napoli.
Ecco di seguito riportate queste dichiarazioni:
“Dispiace, perché a livello di giocatori sono messi bene. Non tutte le annate sono uguali, l’anno scorso hanno fatto un buonissimo campionato. Per arrivare in zone europee bisogna spendere, altrimenti si fa un po’ fatica. Si cerca sempre di vincere un campionato non retrocedendo. Penso che dall’ottavo posto in giù siano risultati importanti. Dispiace per la Samp ed anche per le altre. A livello di società penso che non ci siano stati problemi, forse solo a livello di immagine. Dopo quella situazione la Sampdoria ha cambiato allenatore, ha preso Sensi, Giovinco e Conti che possono dare una grande mano. Se il Genoa avesse vinto sarebbe stata una situazione peggiore. Ha ancora dei margini per salvarsi. Inoltre vedendo le partite di Venezia e Genoa, loro sì che fanno un po’ fatica. La prima ha perso un po’ di entusiasmo per rimanere in Serie A, la seconda ha un calendario difficile. Non sarà facile”.
“Sì, piano piano sì. Dispiace perché si perde l’italianità. L’ultima è stata l’Atalanta, che ha stravolto il calcio, facendo un buon mercato e facendo rimanere a bocca aperta per il progetto che ha avuto. Siamo anche fuori dai Mondiali per il secondo anno. Ci deve essere una rinascita dal basso per tornare in alto. Ci sono sempre meno giocatori italiani che giocano, pochi giovani che hanno spazio nelle prime squadre. Se non si riesce a fare un cambiamento la situazione non migliora. Siamo sempre alle solite anche dopo l’Europeo. Se esce un giovane italiano, invece di farlo giocare, si riparte dai giocatori stranieri, anche per avere questioni di plusvalenze. In primavera c’è il 60% di stranieri, si fa fatica a fare emergere i nostri giocatori”.
“Mettere un numero minimo di italiani. Anche per dare dei soldi alle società dilettantistiche per far crescere questi giovani. Nel calcio bisogna far stare chi ha una base importante per far crescere”.
“Commisso è così, ha una passione immensa. Mi ha fatto una bellissima impressione segue il settore giovanile, vede le partite. Questo è il suo modo di essere, anche se deve stare attento a non esagerare, altrimenti se ne approfittano. Veniva dal calcio americano, ha dovuto imparare a capire il calcio italiano e l’ha fatto molto velocemente. Non ha stravolto niente, la Fiorentina era già una buona squadra. Con l’arrivo di Italiano ha portato gioco, identità, i giocatori si sono compattati e stanno risaltando al meglio le caratteristiche. Non è la stessa del girone d’andata. Ora senza Vlahovic, ha perso qualcosa, non è cinica, gli manca solo questo. Piatek non è Vlahovic. Ci sono situazioni in cui bisogna portargli la palla. Cabral non è una prima punta, e Italiano è stato bravo a trovare altre soluzioni con gli inserimenti di Torreira. Ora si è sbloccato anche Gonzalez. Questa è una squadra fastidiosa per tutte le squadre da qui alla fine. Può creare problemi”.
“La Fiorentina è difficile, è diventata esperta anche nella gestione della partita. Sono compatti, ha l’ossatura importante. Non sarà facile. Penso che il Napoli in questo momento abbia dato un’impronta importante anche mentalmente per le squadre avversarie. Vincere a Bergamo ti fa capire che il Napoli può ambire alla vittoria del campionato. Hanno affrontato i problemi e le assenze. Spalletti è stato bravissimo. Questa squadra ha sempre l’impronta di Sarri, ma ora Luciano ha portato esperienza, sicurezza per vincere qualcosa. A Bergamo è stato un impatto importante. Senza Osimhen ha giocato Mertens che ha fatto una grande partita. Spero che possa vincerlo il Napoli, anche per quel che si è visto durante il campionato. Penso sia giusto che lo vincano loro, perché giocano meglio”.
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