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Fiorentina e Napoli si affrontano nel posticipo serale, valevole per la terza di Campionato: sfida combattuta all'Artemio Franchi.
Prudenza ed attenzione, queste le richieste dell'allenatore di Certaldo ai suoi per questa sfida sempre suggestiva, nella cornice dello stadio Artemio Franchi, campo spesso ostico per gli azzurri.
Il tecnico si affida all'undici iniziale che gli ha dato sicurezze contro Verona e Monza. La squadra, chiamata ad approfittare dello stop di Roma e Juventus, fermatesi sull'1-1 a Torino e della sconfitta dell'Inter contro la Lazio all'Olimpico (3-1 il risultato per i padroni di casa), si affida dunque a Meret tra i pali; Di Lorenzo, Rrahmani, MinJae, Mario Rui in difesa; Anguissa, Lobotka, Zielinski in mediana e il trio delle meraviglie Lozano, Osimhen e Kvaratskhelia in attacco.
Vincenzo Italiano risponde con Gollini; Dodo, Milenkovs, Quarta, Biraghi; Barak, Amrabat, Bonaventura; Ikone, Jovic, Sottil.
Si mette subito in salita, per gli azzurri: dopo 2 minuti di gioco, l'arbitro estrae un giallo su Anguissa per fallo netto ai danni di Quarta. Inutili le proteste del centrocampista. E' la Fiorentina a dettare ritmo e tempi di gioco, impossessandosi di pallone e campo grazie ad un pressing asfissiante sul portatore di palla avversario, a cui non è lasciato tempo di scegliere la soluzione di passaggio migliore. A trovare spazi e misure subito, invece, per i viola è Sottil, che mette in difficoltà a più riprese la difesa azzurra, ancora alla ricerca della giusta quadratura. Il fraseggio dei partenopei pare poco preciso: ci prova Osimhen al 18' a mettere in difficoltà da distanza ravvicinata Gollini che d'istinto respinge il pallone, salvando il risultato.
Gli animi si scaldano in panchina, con Spalletti che viene ammonito per proteste per un fallo proprio su Anguissa non sanzionato dall'arbitro. Si arriva alla prima mezz'ora di gioco e lo spartito tattico non sembra cambiare: Fiorentina in controllo del gioco, azzurri costretti a rincorrere, mentre Luciano Spalletti richiama a più riprese Kvaratskhelia, invitandolo a passare più rapidamente la palla, e Osimhen, chiamato a farsi trovare di più tra le linee. Negli ultimi minuti della prima frazione di gioco gli azzurri provano a sbloccare il risultato e ci riescono con Osimhen, che però segna da posizione di fuorigioco: 0-0, tutto da rifare ma c'è poco tempo e si va a riposo sul parziale di parità a reti inviolate e con seri dubbi su un fallo in area su Kvaratskhelia: anche qui l'arbitro non interviene. Il pareggio riflette le statistiche del match: sostanziale parità nel numero di passaggi e nel possesso palla tra le due formazioni.
Si riprende con l'undici iniziale. Il Napoli prova a rendersi pericoloso dopo 6 minuti con Kvaratskhelia, che serve un cioccolatino a Lozano: il messicano di testa divora il gol del vantaggio per gli ospiti. Risponde la Fiorentina con un tiro insidioso, ma Meret c'è e para in sicurezza, facendosi perdonare una pericolosa incertezza avuta nel primo tempo su tiro di Sottil. E' il momento di Giacomo Raspadori, che al 60' rileva Zielinski; dentro anche Elmas per Kvaratskhelia. Prestazione non eccezionale del georgiano, che non riesce a brillare.
Si passa dal 4-3-3 al 4-2-3-1 visto nell'amichevole contro la Juve Stabia. Al 63' Barak in superiorità numerica si divora il gol del vantaggio, mandando la palla di poco a lato. La partita è bloccata sullo 0-0, le squadre sono ben posizionate in campo e c'è sostanziale equilibrio che non lascia spazio a sussulti di sorta. Al 70' Politano rileva Lozano, poi spazio agli altri due nuovi acquisti: al 78' dentro Simeone, per Osimhen, e Ndombelè per Lobotka. Raspadori si rende pericoloso con un tiro insidioso che Gollini è bravo a deviare in angolo. Nervosismo ad inizio recupero per un contatto tra Mario Rui e Kouame, l'arbitro richiama entrambi ristabilendo l'ordine.
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