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Juve favorita dunque: 'Sì, perché è la società più attrezzata a gestire le turbolenze interne che si presentano durante la stagione. E ha acquistato giocatori che rappresentano valide alternative ai titolari. Quando fai la Champions è fondamentale perché l’usura aumenta. Noi allenatori dobbiamo avere la fortuna di essere nel posto giusto al momento giusto e non avere infortuni. Oppure, quando arrivano, avere le alternative giuste. La Juventus è in questa situazione di abbondanza'.
Il Napoli prima inseguitrice: 'Nella scorsa stagione la squadra di Sarri ha pagato un girone di andata non esaltante. Ma se saprà ripartire dal ritorno e confermare quel rendimento, saranno guai per tutti. Unico limite del Napoli può essere questo: quando le cose vanno bene, l’entusiasmo è a mille e si respira grande coesione tra squadra, club, proprietà e ambiente. Ma nei momenti complicati, come abbiamo visto nella scorsa annata, si crea qualche incomprensione dialettica tra De Laurentiis e Sarri che può disorientare la squadra. Ma ormai Hamsik e compagni giocano a memoria e l’organico è sempre più ampio'.
Sulle milanesi: 'L’Inter mi piace molto. Ha giocatori che spostano gli equilibri. Prendiamo quello che ha fatto Icardi all’Olimpico con la Roma. E’ stato straordinario: non è facile che un centravanti riesca a vincere una partita da solo. Icardi ci è riuscito. Ogni pallone che toccava diventava gol. Ha raggiunto livelli eccellenti. E anche Perisic e Candreva sono determinanti. Tra Icardi, Candreva e Perisic non so chi farebbe panchina nella Juventus. I rossoneri hanno un grande vantaggio: non hanno l’obbligo di vincere lo scudetto come Juventus e Napoli. Ma devono solo arrivare tra le prime quattro. Basterebbe il 4° posto per soddisfare l’ambiente. Da questo punto di vista forse anche l’Inter ha qualche pressione in più perché non so se il 4° posto sarebbe sufficiente ad accontentare tutti. Al Milan sì. Mi sembra una situazione molto simile a quella che trovai quando mi chiamarono sulla panchina rossonera'.
Sulla Roma: 'Di Francesco è nuovo ma conosce bene l’ambiente. E l’ambiente gli vuole bene per il suo passato da calciatore giallorosso. Questo gli concederà molti bonus. E poi guardiamo la rosa: quanti hanno un centrocampo con Strootman, De Rossi e Nainggolan? Sono calciatori che spostano gli equilibri. Dzeko davanti è intoccabile. Io sistemerei Schick alle sue spalle, in una posizione quasi da rifinitore. L’ex attaccante della Sampdoria ha queste caratteristiche. Così Di Francesco potrebbe sfruttare tutte le potenzialità a sua disposizione. Senza dimenticare un giovane centrocampista che a me piace moltissimo come Pellegrini'.
Zaccheroni: 'La sorpresa del campionato? Dico Torino'
Sulla Lazio: 'Ho qualche dubbio per quanto riguarda la difesa. Ma da centrocampo in su è molto affidabile. Milinkovic Savic è eccezionale. Pensavo che avrebbe avuto più mercato quest’estate. Sarebbe stata la mia prima scelta. Tra un anno lo vorranno tutti: Lotito potrà venderlo a 40-50 milioni di euro. Questa stagione aumenterà la sua valutazione. Un giocatore così potrebbe giocare titolare nel Real Madrid. Ha tempi di inserimento, senso del passaggio, capacità di andare in gol e un raggio d’azione molto ampio'.
La sorpresa?: 'Il Torino: potrebbe entrare tra le prime quattro. Spero, dicendo così, di non mettere pressione al mio amico Sinisa. Ma, anno dopo anno, questa squadra continua a crescere. Ha Belotti, il centravanti che tutti desiderano, e giocatori interessanti che vogliono rifarsi dopo qualche delusione nelle “grandi”, come Niang'. Calciomercato24.
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