Gaetano Fontana, allenatore ed ex calciatore, fra le tante, del Napoli, ha parlato anche di Fabian Ruiz ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio.
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Fontana: “Il modulo di Spalletti è adatto al gioco di Fabian Ruiz”
Lo spagnolo ben si adatterebbe nel nuovo sistema di gioco del tecnico Spalletti.
Fontana: "Il modulo di Spalletti è adatto al gioco di Fabian Ruiz"
Queste le sue parole: “Lo spagnolo può giocare in qualsiasi ruolo, e se Spalletti ha confermato di voler giocare col 4231 è perché darà allo spagnolo gli strumenti adatti per rendere al meglio -Il centrocampista ha giocato nei due avanti alla difesa già con Gattuso, e quando è stato bene fisicamente ha fatto la sua parte".
Spalletti maniacale sui movimenti difensivi?
"Oggi è obbligatorio non lasciare al caso nemmeno una sfumatura, perché per un errore ci si gioca le stagioni. È giusto concentrarsi sulla fase difensiva, che è un lavoro che comprende tutti i reparti e non solo i difensori. Lo scorso campionato si è incolpato Hysaj per i gol contro Cagliari e Verona, ma non era assolutamente l’unico colpevole".
Pochi carichi di lavoro in ritiro a Dimaro?
"Il calcio è cambiato tantissimo, oggigiorno si lavora tanto utilizzando il modello prestativo, ovvero prepararsi alla gara. Ai miei tempi si correva tanto, ma era inutile, perché non era finalizzato allo sforzo profuso durante la partita. In passato il preparatore atletico aveva un ruolo fondamentale, oggi è solo una figura di completamento al lavoro del mister".
Lobotka?
"Nel calcio si tende a bocciare o promuovere un calciatore al primo impatto. Questo è sbagliato, perché ci sono dei giocatori che hanno i loro tempi. Lo slovacco è uno di quelli che ci ha messo un po’ di più, ma la sua qualità non è mai stata messa in discussione. Se in questo momento si trova nella rosa del Napoli è perché Spalletti lo ritiene utile alla causa".
Come Di Lorenzo
"L’esempio lampante è Di Lorenzo: quando giocava in Serie D non era scarso, ed ora che ha vinto l’Europeo non è un fenomeno. Bisognava, e bisogna, giudicarlo in maniera poco affrettata e più oculata".
Elmas?
"Il calciatore, oggigiorno, non deve avere un ruolo ma una funzione. Lui è uno di quelli in grado di svolgere diverse funzioni, e quando sai fare questo vuol dire che sei su un livello superiore rispetto agli altri”.
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