A Radio Marte, nel corso della trasmissione "Si gonfia la rete", è intervenuto Julio Velazquez, allenatore ed ex tecnico di Fabian Ruiz ai tempi del Betis, che ha parlato di vati temi legati al calcio.
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Fabian, l’ex allenatore: “Già nelle giovanili si vedeva una sua caratteristica”
Le parole di Julio Velazquez
Fabian Ruiz, parla l'ex allenatore
Le parole di Velazquez:
"Sono stato qualche giorno a viaggiare per guardare un po' di partite, tra cui Sporting Lisbona-Manchester City. Il City, il PSG, il Real e il Bayern Monaco hanno tutte una rosa fortissima, alcune hanno faticato ma manca ancora il ritorno. Il Bayern resta comunque candidato al titolo. Barcellona-Napoli? Un vero peccato che questa partita sia in Europa League, sono squadre da Champions League. Ma il calcio è così".
Su Fabian Ruiz.
"Quando lui era al Betis B io allenavo la squadra principale, prendemmo Ceballos mentre lui rimase nella squadra B. Aveva voglia, qualità e potenzialità per fare una carriera straordinaria. Sono contentissimo per lui, merita una grande carriera. Non è facile arrivare in Italia e fare un percorso straordinario. Per me può fare anche di più, parliamo di un calciatore moderno, top e con tantissima potenzialità".
Sul calcio italiano:
"In Italia finalmente c'è un campionato equilibrato dove molti possono vincere. Il Napoli ha un allenatore bravissimo e un grande lavoro collettivo, la priorità è fare un possesso con senso senza però prendere tantissimi gol. Una squadra con una dinamica di gioco molto interessante. Tutti capiscono ciò che devono fare. Spalletti sta facendo benissimo e possono vincere lo Scudetto. Non è facile, non possiamo dimentare la potenzialità di altre squadre ma il Napoli è una seria candidata sia a vincere lo Scudetto che l'Europa League".
Su Spalletti:
"Per me è un allenatore top, può allenare in qualsiasi squadra del mondo. Mi piace come allena con esperienza e qualità. Per lui è molto importante fare un calcio bello e propositivo, ha fatto questo a Roma e con l'Inter così come con lo Zenit. Merita, allenatore con tanta esperienza. Quando si allena ad alto livello le difficoltà si comprendono e lui ha fatto bene ovunque. Per me è un esempio di come si deve fare questo mestiere":
Tornare in Italia?
"Aspettiamo, ho 40 anni e sono giovane. Mi piace tantissimo fare questo mestiere, per me l'Italia è un Paese straordinario e mi piacerebbe tornare per allenare. Guardo tante partite anche negli stadi di Serie A e Serie B. Mi piacerebbe allenare di nuovo qui. Una squadra che ha i miei concetti di gioco? In questa stagione tante squadre, ovviamente mi piace il Napoli così come l'Atalanta, con Gasperini che fa un lavoro incredibile, anche il Torino e il Verona di Juric e Tudor. Benissimo anche Pioli e Inzaghi. Adesso il campionato italiano è diventato un torneo dove si gioca per vincere".
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