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L’ex arbitro Cesari: “Osimhen, espulsione giusta. Rischia 2 giornate, col ricorso…”
A Radio Marte, nel corso della trasmissione "Si gonfia la rete", è intervenuto Graziano Cesari, ex arbitro, che ha analizzato l’episodio dell’espulsione di Osimhen ed ha parlato delle possibili sanzioni a suo carico. Di seguito le sue dichiarazioni.
"Nell'arco di un mese c'è stato un cambiamento totale. Siamo passati da un Rizzoli molto pacato e democristiano a un Rocchi che è decisionista e quindi sanguigno. E in questo senso sono arrivati rigori, espulsioni, tutto quello che poteva succedere.
Aureliano in Napoli-Venezia? Ho molte perplessità sul primo quarto d'ora, ho notato come se fosse emozionato. Non mi spiego perché non è stato visto dal VAR il rigore tra Caldara e Osimhen perché per me era rigore nettissimo, se il centravanti del Napoli cade un motivo ci sarà. Sulla sua espulsione c'è pochissimo da dire: quando un calciatore colpisce un altro è rosso, però un po' di prevenzione si poteva fare. Sul corner una volta gli arbitri interrompevano i gioco e andavano a parlare, ora non si fa più. Chiunque gioca a calcio si trova ad avere mani addosso, non cerco giustificazioni per Osimhen ma certamente dà fastidio. L'arbitro poteva intervenire prima e sicuramente la gara sarebbe stata più tranquilla.
Condotta violenta e squalifica lunga? Quando si è avvicinato Insigne, Aureliano dal labiale ha detto che aveva dato uno schiaffo. Quindi se l'arbitro ha riportato questo chiaramente la minima sanzione sono 2 giornate. Ci sono però episodi in cui queste 2 giornate non sono state assegnate, se non sbaglio l'anno scorso con Morata per esempio. Ci sono buone possibilità che qualcuno si faccia notare che voleva allontanarlo. Il Giudice Sportivo potrebbe chiedere un supplemento di rapporto. Tra lo schiaffo e il pugno ci sono il giorno e la notte. Di default dovrebbero scattare le 2 giornate e poi ci potrebbe essere ricorso. La casistica potrebbe essere applicata anche in questo caso, perché il calciatore avversario non ha riportato danni seri. Una giornata la riceverà sicuramente perché il provvedimento di cartellino rosso prevede questa.
Caldara non viene ammonito la seconda volta e Ceccaroni invece viene ammonito? È un errore perché è la stessa identica cosa, doveva arrivare il giallo in entrambe le situazioni. C'era da ammonire anche Caldara. Mettiamoci tutti nei panni di Rocchi: ci sono 3 arbitri sospesi, 2 in attesa di giudizio e tante partite da coprire. Se il Napoli facesse ricorso su Osimhen molto probabilmente sarebbe accolto.
Sala VAR unica importante per l'uniformità di giudizio? Quest'ultima è utopia totale ma su protocollo sicuramente sì. Quando un gruppo di arbitri è concentrato e un leader vede le immagini il giudizio complessivo si avvicina molto alla realtà, c'è una situazione di compagnia che decide per un episodio e tutti portano il loro contributo, sono d'accordo. Il regolamento è cambiato: è bastato introdurre il concetto di volontarietà e involontarietà per il fallo di mano e tutto è cambiato.
Querelle degli arbitri sospesi? Fare l'arbitro significa trasparenza e far rispettare i regolamenti. Se tu non li rispetti hai finito la tua carriera. Per me è inaccettabile che un direttore di gara vada a modificare un rimborso spese. Detto questo, gli arbitri prendono lo stipendio, orientativamente come rimborso spese per allenarsi un arbitro prende 80.000 euro l'anno, magari i primi anni 40.000 euro. A questo si aggiunge anche il rimborso per la partita di campionato, per la prestazione da VAR o da quarto uomo. Male male non si sta eh".
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