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L’urna europea aveva assegnato al Napoli l’avversario, almeno sulla carta, più forte che tutt

Redazione

L’urna europea aveva assegnato al Napoli l’avversario, almeno sulla carta, più forte che tutti “avrebbero voluto evitare”. Visti, però, i valori espressi in campo, soprattutto l’incontro del San Paolo sarebbe servito tanto...

L’urna europea aveva assegnato al Napoli l’avversario, almeno sulla carta, più forte che tutti “avrebbero voluto evitare”. Visti, però, i valori espressi in campo, soprattutto l’incontro del San Paolo sarebbe servito tanto di più a Super Mario Balotelli, il “grande?” assente delle serata che avrebbe, più o meno, catalizzato su di sé le attenzioni di tutta la stampa di settore e di quella, poi, che invade i salotti televisivi con il solito gossip. Ma il Super Mario nazionale non c’era, così come per tante altre occasioni colpevolmente mancate e gettate al vento. Però la logorante attesa estiva, non ha sfiancato Hamsik e compagni che invece hanno dimostrato, sul campo, di meritare il passaggio del turno nonostante sia mancato un pizzico di cinismo in più.

In doppia superiorità numerica la pratica Nizza doveva essere definitivamente derubricata. Ma a questa pecca i ragazzi azzurri hanno risposto con una difesa che non ha subito reti, e questo in campo europeo, quando ti giochi il passaggio del turno in centottanta minuti, rappresenta un risultato importante. ​​ Ma nel frattempo Super Mario affila le armi, sembra dovrebbe esserci nell’incontro di ritorno dove, ahinoi, l’ingresso sarà off limits per i tifosi partenopei, mentre il gruppo di mister Sarri è uscito trionfatore dalla “Fatal Verona” nonostante il solito ambiente ostile e dichiaratamente razzista nei confronti di tutto ciò che non sia a loro simpatico o provenga da quella parte di Italia che, invece, per loro Italia non è. Ma in questo caso mi sembra inutile invocare alcun regolamento, perché per questo Paese le leggi sembrano fatte per essere aggirate. ​​

Ma quest’inizio di stagione, dopo i 90 minuti ferragostani del San Paolo ci hanno confermato che telaio e motore dei Partenopei sono pronti e ben assemblati. Si tratta di un Napoli essenziale che merita la prima fila per la griglia di partenza, al fianco dei favoriti bianconeri, perché detentori del titolo, bravi a domare un innocuo Cagliari e che hanno fatto subito conoscenza con la tecnologia VAR. Ma anche l’azione che ha portato al raddoppio Dybala meriterebbe una riflessione più appropriata. Le altre, invece, che potrebbero e dovrebbero insidiare i campioni d’Italia, come Roma, Inter, Milan e Lazio dimostrano di dover ancora meglio assemblare il tutto. Peccato per la disattenzione, grave, con la quale Hysaj ha lasciato in dieci i propri compagni, errori del genere alla lunga provocano dei danni. Adesso, però, bisognerà capire come e quanto la vettura di mister Sarri saprà essere competitiva lungo tutto l’arco di una stagione che si presenta lunga, difficile ma avvincente con all’orizzonte i mondiali di Russia.

Bisognerà verificare come il Napoli saprà superare quegli incontri “carogna”, il prossimo in casa con l’Atalanta che lo scorso anno fu capace di sottrarre agli azzurri ben sei punti. Mentre tanta curiosità riserva la gestione che il mister saprà fare della sua panchina. Una squadra che ambisce a vincere qualcosa di importante, finalmente il tricolore?, deve utilizzare i “rincalzi” proprio come se fossero dei titolari e pensare così anche ai cosiddetti “Piani B”. Non sempre lo schema che hai provato e riprovato in allenamento in partita ti riesce, quindi avere qualche opzione ritorna utile. Tutto vero. Ma adesso, dopo il taglio del nastro nell’arena del Bentegodi e tre punti importantissimi già messi in cascina, c’è da compiere l’ultimo passo per conquistare l’Europa.​

Pietro Nardiello