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(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Pochi giorni dopo dalla clamorosa sconfitta del Napoli contro l'Empoli, Alessandro Budel è intervenuto a 1 Football Club. L'ex calciatore ed attuale commentatore Dazn ha espresso la sua opinione sulla disfatta degli azzurri al Castellani e sulla lotta al titolo tra Inter e Milan.
Di seguito le dichiarazioni di Alessandro Budel a 1 Football Club:
"Secondo me il Napoli non aveva approcciato bene la gara contro l'Empoli, l'ho detto anche nel commento della partita. Poi, da ex calciatore, so bene come ci siano giornate storte come questa. Bravo Mertens a sbloccare il match. Poi, nella ripresa, gli azzurri, erano stati bravi a raddoppiare ma il gol di Henderson ha aperto un'altra partita ed il Napoli ha pagato anche gravi errori individuali".
"Sta mancando anche un'adeguata preparazione fisica? No, secondo me c'entra poco. Io credo che, in alcune circostanze, al Napoli manchino giocatori di personalità che sappiano leggere bene i momenti della partita. Mancava anche Koulibaly. In certi momenti, ci vuole quel giocatore che dice a Meret: "Butta quella palla". Certe partite vanno portate a casa e basta, non si può pensare di vincere sempre con largo vantaggio. A volte devi portare solo i tre punti a casa. Problema fisico ma anche molto di natura mentale. Ha perso con la Fiorentina, ha incassato il pareggio nel finale contro la Roma. Chiaramente se manca l'entusiasmo le gambe girano meno. Credo che, se avesse vinto contro Fiorentina e Roma, il Napoli avrebbe surclassato l'Empoli".
"Il Napoli, da questo punto di vista, non è "camalaeontico". Non cambia canovaccio delle partite, gioca nello stesso modo e ha un'identità marcata ma non si può pensare di mantenere lo stesso tipo di intensità per tutto il campionato. Ci sono partite in cui devi pensare a qualcosa di diverso, anche giocare più sui lanci lunghi per Osimhen che sa attaccare bene la profondità. Invece, gli azzurri, non sanno cambiare il loro approccio in base al tipo di partite".
"Spalletti aveva ragione a non schierarli insieme per mantenere l'equilibrio? Non c'è stato molto equilibrio. L'Empoli ha avuto molto spazio per le ripartenze; è vero che Mertens ha segnato e ha sbloccato il match ma, così disposto il Napoli, non mi ha entusiasmato. Praticamente aveva 4 giocatori prevalentemente offensivi, mancava Lobotka che è uno dei giocatori che sa dare stabilità al centrocampo".
"Il nostro campionato si è indebolito? Me lo chiedono molte volte. Non è semplice fare paragoni con il calcio di oggi. Sicuramente un po' di qualità è venuta a mancare; sono cambiati anche i ruoli. Oggi non vedo più un 10 vero, un trequartista. Faccio fatica a trovare anche un regista puro. Oggi sono tutti ruoli adattati. Le squadre in cui giocavo io? Io ho sempre giocato in squadre che dovevano salvarsi ma c'era una qualità incredibile. Nel Parma c'erano campioni come Simplicio, Gilardino, Bresciano ecc. C'era più qualità e, per forza di cose, meno intensità. Io, per esempio, se dovevo marcare uno come Vieira, gli stavo più lontano perché sapevo che avrebbe saputo girare il pallone come avrebbe voluto lui. Oggi l'intensità copre anche, a volte, la mancanza di qualità".
"Vedo leggermente più favorita l'Inter, ha inerzia, entusiasmo e un calendario più facile però, il Milan, sta facendo qualcosa di incredibile, di straordinario. Il Napoli ha fatto quello che poteva fare per il valore della sua rosa, il Milan sta andando "fuori giri" superando ogni aspettativa".
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